“Il piano messo a punto dalla Regione per l’emergenza Coronavirus si scontra con l’attuazione pratica.”
Così, in una nota, Sergio Costanzo, capogruppo di #FareperCatanzaro. “La conferma viene dal post pubblicato, l’altro ieri, sui social dal dott Bruno Amantea, che spiega chiaramente come gli annunci della presidente Santelli, si scontrano con la incomunicabilità, o meglio dire, con l’arroccamento delle due aziende. Nei giorni scorsi la presidente Santelli aveva annunciato, “Urbi et Orbi”, come l’Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini avrebbe rafforzato, tramite l’allestimento di una struttura modulare nell’area adiacente all’Azienda 80 nuovi posti di terapia intensiva e sub-intensiva che avrebbe dovuto permettere di affrontare l’emergenza sanitaria Covid19.
Così, in una nota, Sergio Costanzo, capogruppo di #FareperCatanzaro. “La conferma viene dal post pubblicato, l’altro ieri, sui social dal dott Bruno Amantea, che spiega chiaramente come gli annunci della presidente Santelli, si scontrano con la incomunicabilità, o meglio dire, con l’arroccamento delle due aziende. Nei giorni scorsi la presidente Santelli aveva annunciato, “Urbi et Orbi”, come l’Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini avrebbe rafforzato, tramite l’allestimento di una struttura modulare nell’area adiacente all’Azienda 80 nuovi posti di terapia intensiva e sub-intensiva che avrebbe dovuto permettere di affrontare l’emergenza sanitaria Covid19.
“Grazie a questo intervento – spiegava sempre la Governatrice – saremo in grado di gestire attraverso la connessione con il policlinico ulteriori 1000 casi di possibile contagio”. Un tutto questo c’è però qualche meccanismo che non funziona, o ancora meglio, ha bisogno di essere “oleato”, se come scrive il dott Amantea “La situazione diventa grottesca quando scoppia il bubbone Chiaravalle”. Che cosa è successo? Potrebbe la presidente Santelli spiegare perché questi cittadini ammalati che – come scrive il dott Amantea – il referente della Regione, dott Caroleo, aveva indirizzato a Germaneto, ma con il 118 vengono dirottati prima al Pugliese e successivamente a Lamezia, dove i posti erano esauriti. Perché il rifiuto di Germaneto dove, quindi, stando a quanto annunciato dalla Presidente Santelli era tutto pronto per accogliere ammalati Covid positivi sintomatici addirittura per effettuare uno studio atto a contenere la tempesta infiammatoria mediante la somministrazione di farmaci poco costosi con presupposti scientifici validissimi?
Perché sballottare questi pazienti da una parte all’altra per poi alla fine, essere sistemati a Germaneto?
Ci voleva questo caso per sbloccare la situazione al Policlinico. Considerato che oggi sono statii ricoverati trenta pazienti da Covid 19 ? Rimane il problema delle Rsa da noi maggiormente avvertito tanto da ampliare una situazione epidemiologica fino ad allora controllata. Una situazione aggravata dai pochi mezzi di cui la Calabria dispone alla quale si fa fronte con la professionalità e la forte carica di umanità di tutto il personale medico e paramedico dei nostri ospedali. Mancano i necessari presidi sanitari. Mancano i ventilatori. Se è così perché annunciare in pompa magna la disponibilità dei posti? La trafila di questi cittadini rappresenta chiaramente la confusione o meglio ancora ci fa capire com’è ancora lunga la strada dell’integrazione tra Ospedale e Policlinico.
Una integrazione che mi porta alla mente la tela di Penelope: di giorno s’intreccia, di notte gli stessi “tessitori” la disfano. Peccato che il gioco lo si faccia sulla pelle dei cittadini catanzaresi e calabresi. Un gioco che sfugge di mano anche alla presidente Santelli che evidentemente non è riuscita a coordinare l’emergenza se come ci ha fatto vedere una Tv nazionale commissari e sub commissari in un periodo di emergenza sanitaria come quella che stiamo attraversando si trovavano addirittura fuori regione. Non ci dobbiamo, quindi, “infastidire” se l’attenzione dei media nazionali si focalizzano sulle disfunzioni del nostro sistema sanitario che anche difronte a una pandemia come il coronavirus mostra tutte le sue deficienze strutturali, organizzative e di difesa delle postazioni acquisite.