Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza: 11 regioni in zona rossa, con scuole e negozi chiusi. Basilicata arancione dopo una verifica dei dati. La stretta durerà da lunedì, 15 marzo, al 6 aprile, salvo ulteriori proroghe. L’azienda farmaceutica conferma il taglio di altre forniture all’Unione Europea. Il governo promette aiuti alle famiglie con i figli a casa e alle imprese costrette a chiudere.
Poche le deroghe alle restrizioni, tra cui una visita al giorno ai parenti, che metteranno di nuovo alla prova le attività economiche; tanto che Regioni e Comuni, pur non discutendo il decreto, chiedono ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali.
Poche le deroghe alle restrizioni, tra cui una visita al giorno ai parenti, che metteranno di nuovo alla prova le attività economiche; tanto che Regioni e Comuni, pur non discutendo il decreto, chiedono ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali.
È un decreto legge, subito vigente, ma da convertire in legge entro 60 giorni in Parlamento, e non un Dpcm (decreto del presidente del Consiglio) il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus.
PASQUA IN ROSSO – Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.
DA GIALLO AD ARANCIONE – Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all’arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all’interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.
NUOVO CRITERIO ZONA ROSSA – Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.
ZONE ROSSE LOCALI – Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.
BONUS BABY SITTER – Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.
SMART WORKING – Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.