Sul nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono ore intense circa le nuove misure anti Covid, in vista della promulgazione il 3 dicembre. “La riunione di stamattina tra il Governo e le Regioni è andata bene ed è stata costruttiva“, ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, specificando che l’accordo si “è chiuso su due punti fermi che riguarderanno l’impianto principale del Dpcm. Bisogna evitare gli spostamenti tra regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione”, questi i due cardini su cui si struttura il provvedimento.
Bar e ristoranti
Bar e ristoranti
Ma tra i nodi più in bilico rimane quello delle attività di ristorazione che speravano nel pranzo e nel cenone di Vigilia, Natale e Capodanno per tirare un sospiro di sollievo in un’annata economicamente fallimentare. Il governo mantiene però la direzione della prudenza mettendo davanti a tutto la necessità di scongiurare una terza ondata al ritorno dalle festività e non sembra volere fare passi indietro rispetto alle indicazioni già avanzate. Bar e ristoranti abbasseranno la saracinesca alle 18 come succede attualmente nelle regioni gialle, colore che dovrebbe riguardare tutte le regioni, ma dovrebbero rimanere chiusi anche il pranzo del 24 e il 25 dicembre.
Secondo i dati di Coldiretti la chiusura di bar e ristoranti durante le fesività rappresenterà la stangata finale per una perdita complessiva di circa 40 miliardi di euro nel 2020. Da quanto rilevato dall’associazione degli agricoltori, in Italia al momento sono chiusi 2 su 3 tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, per un totale di oltre 215mila locali situati nelle Regioni rosse e arancioni, in cui è vietata qualsiasi attività al tavolo.
Spostamenti e coprifuoco
Le limitazioni agli spostamenti tra regioni dovrebbero valere, secondo fonti governative, dal 21 dicembre fino a domenica 10 gennaio. Il coprifuoco dovrebbe rimanere dalle 22 anche a Natale e Capodanno.