Ci apprestiamo a vivere una ‘bella stagione’ originale.
L’emergenza Coronavirus in Italia sta cambiando radicalmente le nostre abitudini: l’estate, infatti, risentirà delle limitazioni imposte dal Governo per necessità sanitarie. Ogni decisione dello stesso Organo Esecutivo dovrà essere avallata dal Comitato Tecnico Scientifico, di comune accordo, anche, con l’Istituto Superiore di Sanità. Fra le varie associazioni si inserisce, per importanza, Assobalneari (Federturismo Confindustria). Con essa sono numerosi i contatti per dettare le linee guida per l’estate 2020.
L’emergenza Coronavirus in Italia sta cambiando radicalmente le nostre abitudini: l’estate, infatti, risentirà delle limitazioni imposte dal Governo per necessità sanitarie. Ogni decisione dello stesso Organo Esecutivo dovrà essere avallata dal Comitato Tecnico Scientifico, di comune accordo, anche, con l’Istituto Superiore di Sanità. Fra le varie associazioni si inserisce, per importanza, Assobalneari (Federturismo Confindustria). Con essa sono numerosi i contatti per dettare le linee guida per l’estate 2020.
“La prossima estate la immaginiamo con l’osservanza delle norme elementari anti-contagio – dice Fabrizio Licordari (presidente di Assobalneari) intervistato da “Il Messaggero” – come gel igienizzanti, mascherine, guanti quando si frequentano zone comuni dove si possono creare assembramenti (zone bar, ristoranti, servizi igienici), sanificazione degli ambienti.
Ritengo che per sdraiarsi al sole non sarà necessario il dispositivo dpi”.
Per quanto riguarda le distanze il presidente di Assobalneari ha le idee chiare: “Io parlerei di distanza non fra ombrelloni ma fra le persone che dovranno osservare le solite norme. E siccome i virologi ci spiegano che con il caldo, il Covid 19 potrebbe essere meno aggressivo, l’ambiente in riva al mare è più favorevole per essere vissuto con più tranquillità”. La “prova termometro” sembra essere una questione non di facile soluzione: “Io sul misuratore della temperatura nutro qualche perplessità perché potrebbe presentarsi all’ingresso un asintomatico e quindi senza febbre. Poi ci troviamo in un ambiente caldo, il soggetto che arriva in spiaggia è probabilmente congestionato per essere stato in auto, aver percorso un tratto a piedi, sotto il sole e il contesto ambientale potrebbe aver raggiunto temperature di 28-30 gradi.
“La temperatura e la latitudine non sembrano essere associate alla diffusione di Covid-19”, secondo uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal. Mentre la chiusura delle scuole e altre misure di sanità pubblica stanno avendo un effetto positivo. “Il nostro studio fornisce importanti nuove prove del fatto che questi interventi di sanità pubblica hanno ridotto la crescita dell’epidemia”.
Ecco le regole sulle quali si sta lavorando in molte regioni.
Al massimo quattro persone per ogni ombrellone, il perimetro dell’ombrellone dovrà essere di 12 metri quadrati, 4 metri la distanza tra le file. Un metro la distanza tra le persone in spiaggia e in acqua, due metri lo spazio tra i lettini in riva al mare. E ancora. Saranno previsti sanificazione obbligatoria, controllo della temperatura dei dipendenti degli stabilimenti e vigilanza degli arenili. Il litorale sarà chiuso dalle ore 23 alle 6 del giorno seguente. Quanto alle spiagge libere, saranno controllate dai comuni.
Coronavirus Estate | Redazione Calabria 7