I primi ad aprire dovrebbero essere alcune aziende, ovviamente con tutte le limitazioni del caso, mentre ci vorrà altro tempo per l’apertura al pubblico di negozi, parchi, stadi e discoteche. La Fase 2, che è al vaglio del governo, vivrà due step: la prima riguardante le ditte, la seconda i cittadini e i negozi. Il Coronavirus, dunque, ancora per un po’ di tempo condizionerà la vita degli italiani.
Stando a quanto riporta un articolo del Corriere della Sera, la ripresa sarà graduale e lenta proprio per evitare un nuovo rischio contagio. Lo stesso contagio che dipende dall’indice R0, che dovrà toccare lo 0.5. Solo con questo numero la maggior parte dei negozi aprirebbero in pianta stabile, così come le aziende. Per parchi, stadi, discoteche, dunque, luoghi con maggiore possibilità di assembramento, la riapertura avverrà quando l’indice del contagio toccherà quasi lo 0. Lo stesso indice, in questi giorni, va tra 1,1 e 1 (una persona contagia un’altra persona ndr). Dunque, la prima parte della Fase 2, partirà dopo le feste di Pasqua, mentre per il secondo step di dovrà pazientare dopo i ponti del 25 aprile e 1 maggio.
Stando a quanto riporta un articolo del Corriere della Sera, la ripresa sarà graduale e lenta proprio per evitare un nuovo rischio contagio. Lo stesso contagio che dipende dall’indice R0, che dovrà toccare lo 0.5. Solo con questo numero la maggior parte dei negozi aprirebbero in pianta stabile, così come le aziende. Per parchi, stadi, discoteche, dunque, luoghi con maggiore possibilità di assembramento, la riapertura avverrà quando l’indice del contagio toccherà quasi lo 0. Lo stesso indice, in questi giorni, va tra 1,1 e 1 (una persona contagia un’altra persona ndr). Dunque, la prima parte della Fase 2, partirà dopo le feste di Pasqua, mentre per il secondo step di dovrà pazientare dopo i ponti del 25 aprile e 1 maggio.
Durante il prossimo messaggio il premier Conte prolungherà il lockdown di almeno altre due settimane, lasciando uno spiraglio per l’apertura di alcune aziende nella prossima settimana. E le regole saranno importanti per evitare spiacevoli problemi per la salute dei lavoratori. Guanti, mascherine, distanze tra le postazioni, fasce orarie diverse e metro di distanza dovranno essere rispettate totalmente. Regole simili anche per i negozi con presenza di clienti che, dunque, si dovranno mettere in coda per acquistare i prodotti desiderati. Per centri estetici e parrucchieri, ad esempio, sarà d’obbligo lavorare solo su appuntamento e con una persona per volta. Gli scienziati, a tal proposito, si sono basati su una graduatoria di attività che potrebbero ripartire, diversa da quelle inserite nei codici Ateco Cassieri, lavoratori agricoli ed edili, ad esempio, rientrerebbero nelle categorie a rischio medio/basso, mentre parrucchieri, estetiste, addetti alle mese o personale d’albergo sarebbero considerati categorie ad alto rischio contagio. Il governo, inoltre, sta pensando, su consiglio degli scienziati, di aprire scuole e università direttamente a settembre. La decisione sta prendendo piede, in quanto il settore scolastico, da solo, muove 12 milioni di persone al giorno. Per malati e anziani, invece, sì agli spostamenti, ma con limitazione. Il 4 maggio, quindi, spazio alle vecchie abitudini che, tuttavia, vedranno delle modifiche sostanziali per tutti i cittadini.
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Redazione Calabria 7