Coronavirus, il direttore del 118 Talesa: “Positivi non vuol dire essere malati”

di Damiana Riverso – Lavarsi le mani, indossare la mascherina, applicare alla lettera il distanziamento sociale, evitare i luoghi affollati e di prendere i mezzi pubblici, non andare in ospedale se non necessario e vivere con serenità. E’ la prevenzione la prima e la più importante arma per affrontare la pandemia da Coronavirus che da circa 9 mesi attanaglia il nostro paese e che adesso preoccupa anche la Calabria. Numeri che aumentano e che a volte mettono nel panico una popolazione provata da lockdown e restrizioni. Ma cosa vuol dire essere positivi al Coronavirus? Lo abbiamo chiesto al dottor Antonio Talesa, direttore del Suem 118 dell’area centrale della Calabria. “Essere positivi al Coronavirus non vuol dire essere malati. Vuol dire che quel soggetto presenta il virus nelle vie aree. Una percentuale di questi si ammala, una percentuale ha complicanze e altri non presentano alcun sintomo. Non tutti si ammalano”

Non affollare il Pronto soccorso

Non affollare il Pronto soccorso

“Più tamponi facciamo – spiega Talesa – più positivi siamo in grado di trovare. L’ideale sarebbe tracciare tutta la popolazione ma è impossibile, ci sarebbe un dispendio di energie e denaro insostenibile. Siamo un popolo forte e abbiamo già dimostrato nel corso della nostra storia di saper affrontare le epidemie. Il nostro unico vero problema è la ricettività ospedaliera. Ci stiamo attrezzando ma il sistema può collassare. Una volta scoperti di essere positivi, il consiglio è quello di restare a casa in isolamento ma monitorati. In caso di comparsa di sintomi, quale febbre, mancanza di olfatto e gusto, tosse bisogna avvisare il medico curante che saprà valutare la situazione. Lasciamo i ricoveri diretti agli ultra 65enni a rischio o soggetti che presentano una saturazione inferiore a 91/92. Essere positivi non vuol dire essere malati. Chi non presenta sintomi può essere monitorato a casa”.

Seguire le regole dei Dpmc

“Il mio consiglio – conclude Talesa – è di seguire alla lettera i Dpmc: evitare i luoghi affollati, non prendere i mezzi pubblici laddove non sia necessario, evitare gli spostamenti il più possibile, indossare la mascherina, praticare il distanziamento sociale, arieggiare gli ambienti, curare l’igiene delle mani e personale e cercare di essere positivi. Non abbiamo un quadro preciso di cosa sia il Sars Cov2, ma sappiamo che si diffonde molto rapidamente. Se seguiamo queste poche semplici regole possiamo aiutare a contenere la diffusione”

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