Il Governo è al lavoro per il nuovo decreto “Ristori”, il quinto dall’inizio della pandemia da Coronavirus. Tante le misure su cui si sta discutendo che secondo il ministro Gualtieri saranno “mirate e temporanee”. Le Regioni propongono interventi per il settore del turismo invernale legato alle stazioni sciistiche. La ministra Catalfo parla dell’esonero del pagamento dei contributi previdenziali di lavoratori autonomi e professionisti più colpiti dalla crisi. Sul tavolo anche altre 26 settimane di Cig Covid.
Garanzie per gli autonomi
Garanzie per gli autonomi
“Le misure di sostegno a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi saranno selettive e consisteranno principalmente in crediti d’imposta al fine di promuovere la tax compliance”, ha scritto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in una lettera alla commissione Ue. “L’intero pacchetto sarà “pienamente coerente con l’approccio raccomandato dalla Commissione” La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha parlato di un fondo per un “anno bianco” degli autonomi. “Stiamo lavorando al primo decreto attuativo per disciplinare il fondo, istituito in legge di Bilancio, per l’esonero del pagamento dei contributi previdenziali di lavoratori autonomi e professionisti più colpiti dalla crisi. Con il nuovo Dl Ristori rifinanzieremo con un miliardo e mezzo questo fondo per garantire loro un ‘anno bianco’ contributivo” Comunque sul decreto Ristori non c’è ancora nulla di definitivo. Come ha ammesso la viceministra all’Economia Laura Castelli: “Sulla scrittura delle norme stiamo lavorando, abbiamo perso qualche giorno”. E ha aggiunto: “Con questo scostamento stiamo assicurando la cassa integrazione, il fondo occupazione, le indennità ancora per gli stagionali e i congedi parentali, le risorse per le Regioni e i Comuni, per le imprese e gli autonomi, le risorse per le cartelle che non possiamo pensare la gente possa pagare”
Turismo, licenziamenti e cartelle fiscali
Sul tavolo c’è anche una proposta condivisa dalle Regioni, su input della Lombardia, per i ristori nel settore dello sci: la costituzione di un Fondo ristori per gli operatori economici del settore del turismo invernale legato alle stazioni sciistiche e ulteriori interventi una tantum a compensazione del mancato reddito per i lavoratori del medesimo settore. Sulla base delle stime effettuate, i due interventi da inserire nel decreto legge ristori richiederebbero in tutto uno stanziamento pari a 4,5 miliardi di euro. A fine marzo terminerà il blocco generalizzato dei licenziamenti, ma il divieto per legge di licenziare potrebbe rimanere “per i settori maggiormente in crisi”, secondo il viceministro all’Economia Antonio Misiani. Anche Gualtieri ha confermato che su questo tema “delicato” è in corso una valutazione e una decisione arriverà solo dopo il confronto con le parti sociali. “Una delle misure che entrerà nel nuovo pacchetto ristori – hanno dichiarato i portavoce del M5S in commissione Finanze alla Camera – sarà quella di posticipare la riscossione delle cartelle fiscali, spostando al 2022 parte delle relative entrate. Lavoreremo inoltre alla pulizia del ‘magazzino’ ante 2015, ad una nuova rottamazione e al saldo e stralcio per evitare affollamenti ed emissioni delle cartelle”
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