di Danilo Colacino – Il professor Salvatore Spagnolo, ospite oggi a SkyTg24, ha illustrato per l’ennesima volta con chiarezza la sua scoperta, corroborata da test condotti dai suoi colleghi virologia e pneumologi cinesi per primi, sulla probabile – a suo avviso certa – scoperta di un farmaco antiCovid-19.
Sia chiaro, come detto a noi di calabria7.it in un’intervista telefonica esclusiva realizzata nei giorni scorsi, non si tratta certo di un vaccino bensì di un ‘intervento salvavita’ che potrebbe però evitare centinaia, se non migliaia, di morti.
Sia chiaro, come detto a noi di calabria7.it in un’intervista telefonica esclusiva realizzata nei giorni scorsi, non si tratta certo di un vaccino bensì di un ‘intervento salvavita’ che potrebbe però evitare centinaia, se non migliaia, di morti.
Ma di che si parla?
Semplice: dell’impiego preventivo dell’eparina nei casi potenzialmente gravi di Coronavirus.
“Questo Virus – ha affermato in diretta tv nazionale il Cardiochirurgo di chiara fama – provoca piccoli trombi alla periferia dei polmoni che bloccano il percorso del sangue e gli impediscono di ossigenare il corpo”.
Subito dopo il luminare originario di Simeri Crichi ha ulteriormente precisato: “Si muore, dunque, non per embolia ma per denaturazione del flusso ematico, che di conseguenza coagula. Ma tali piccoli trombi del circolo superiore non sono come ovvio meno gravi della cosiddetta embolia passiva. Solo in Italia, però, nessuno sembra voler sperimentare la somministrazione dell’eparina (invece come premesso impiegata altrove come in Cina, ad esempio, ndr) e mi chiedo il perché la comunità scientifica si ostini pervicacemente a ignorarla. Una presa di posizione che fatico a capire”.