Mentre la Cina raggiunge il numero più basso di contagi e decessi da quasi un mese, il Covid-19 continua a diffondersi nel resto del Mondo. Ad Osaka una guida turistica di 40 anni contrae il virus per la seconda volta: era stata dimessa dall’ospedale il primo febbraio
La Cina sta contenendo il virus, raggiungendo il numero più basso di contagi e decessi da quasi un mese. Ieri ha registrato 433 nuovi casi di infezione da coronavirus e 29 nuovi decessi. Lo riferisce la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) nel suo aggiornamento quotidiano sulla crisi, precisando che nella provincia dell’Hubei, epicentro dell’epidemia, le infezioni aggiuntive certe sono state 409 e i decessi 26. Ma per la prima volta l’Italia e l’Iran emergono come epicentri della malattia in rapida diffusione.
La Cina sta contenendo il virus, raggiungendo il numero più basso di contagi e decessi da quasi un mese. Ieri ha registrato 433 nuovi casi di infezione da coronavirus e 29 nuovi decessi. Lo riferisce la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) nel suo aggiornamento quotidiano sulla crisi, precisando che nella provincia dell’Hubei, epicentro dell’epidemia, le infezioni aggiuntive certe sono state 409 e i decessi 26. Ma per la prima volta l’Italia e l’Iran emergono come epicentri della malattia in rapida diffusione.
In Giappone prima donna recidiva. Premier chiude le scuole
Una donna che lavora come guida turistica in Giappone è risultata positiva per la secondo volta al coronavirus. Residente a Osaka nel Giappone occidentale, la donna, quarantenne, era stata contagiata alla fine di gennaio, dopo un mese di cure in ospedale e un periodo di recupero, e dimessa il primo febbraio. Ieri però è risultata di nuovo positiva. “Accusava mal di gola e dolori al petto”, ha dichiarato il governo della prefettura in una dichiarazione. È la prima volta che un paziente dimesso e curato, ha una recidiva. Il premier giapponese Shinzo Abe ha ordinato la chiusura di tutte le scuole elementari e medie superiori del Paese a partire da lunedì 2 marzo per almeno due settimane, per anticipare una diffusione a livelli allarmanti. Il provvedimento non riguarda gli asili nido.
Israele vieta entrata a italiani
L’Autorità per l’immigrazione israeliana ha rifiutato, in base alle nuove disposizioni assunte oggi, l’ingresso nel paese a passeggeri in viaggio dall’Italia. Lo riferisce il sito Ynet secondo cui 25 erano su un volo da Bergamo: 19 cittadini italiani e gli altri stranieri. Tutti stanno rientrando in Italia con lo stesso volo. Gli ispettori dell’immigrazione hanno poi rifiutato l’ingresso a 23 passeggeri atterrati all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv su un volo da Venezia e altri 9 su un volo da Milano. A questi vanno aggiunti altri di un volo da Roma. Il ministero della Sanità israeliano ha annunciato oggi il primo caso di coronavirus in Israele. Si tratta di un uomo rientrato dall’Italia quattro giorni fa. “Non abbiamo altra scelta, il virus si è diffuso in Italia”, ha dichiarato Deri al sito di Ynet. Intanto tutti gli israeliani che provengono dall’Italia saranno messi in quarantena per 14 giorni.
Redazione Calabria 7