L’Italia resta tutta in zona bianca nella settimana di Ferragosto. Gli indicatori che, come ogni venerdì, indicano quali Regione rischiano il cambio di colore dicono infatti che Sicilia e Sardegna, le due Regioni considerate più a rischio per gli alti livelli dei ricoveri, non superano tutte le soglie critiche. E’ quanto si apprende dalla Cabina di regia per il monitoraggio settimanale Covid, riunita oggi. La Sardegna, in particolare, è già oltre per quanto riguarda le terapie intensive occupate, l’11,2% quando la soglia per salire in giallo è al 10%, ma è ancora ampiamente sotto per i ricoveri ordinari, 7,4% quando la soglia è il 15%. La norma del dl luglio prevede che entrambi i parametri debbano essere superati per finire in zona gialla. La Sicilia invece, protagonista negli ultimi giorni di un trend di netto rialzo dei contagi, registra il 6% di terapie intensive e il 14,1%, molto vicino alla soglia quindi, per i ricoveri ordinari.
Calabria oltre il 10%
Calabria oltre il 10%
Sono le uniche Regioni, a meno di imprevedibili scossoni, a rischiare sulla carta di superare le soglie già con il monitoraggio di venerdì prossimo, e quindi di finire in giallo lunedì 23 agosto. L’unica altra Regione che ha i reparti a oltre il 10% è la Calabria con l’11,5% di posti letto occupati in area medica, ma appena il 2,4% in rianimazione. Quanto alle altre Regioni, la Lombardia ha il 2,3% di intensive e il 4,4% nei reparti ordinari, il Lazio rispettivamente il 5,3% e il 6,9%, la Campania il 2,2% e il 7%, il Veneto l’1,8% e il 2,8%. A livello nazionale sono occupati da pazienti Covid il 3,4% delle terapie intensive e il 5,2% dei posti nei reparti ordinari. I valori più bassi per l’occupazione di terapie intensive, oltre a Valle d’Aosta e Provincia di Trento che sono a zero, si registrano in Piemonte e Abruzzo, entrambe con lo 0,6% di occupazione. Molto basso il Piemonte anche sul fronte dei ricoveri ordinari, l’1,8%, poco meno del Friuli Venezia Giulia (2,1%) e Molise (2,3%).