Sempre più regioni, in maniera differente, si stanno avvicinando ai parametri da zona gialla. A preoccupare sono i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità, confrontati con i nuovi parametri assegnati per i vari profili di rischio che fissano, per restare in zona bianca, al 10% la soglia massima di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e al 15% per i ricoveri ordinari.
Calabria in bilico
Calabria in bilico
Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio Iss, sono le Regioni del Sud ad avere i parametri ospedalieri più elevati. Sicilia, Calabria e Campania, secondo quanto riporta il report dell’ultima bozza, hanno un valore di occupazione nelle aree mediche rispettivamente dell’8%, del 6,6%, e del 4,9%. Sicilia e Sardegna ma anche il Lazio hanno, nello stesso periodo, un valore di occupazione delle terapie intensive rispettivamente del 4,7%, del 4,2% e del 3,7%. Per quanto concerne, invece, l’incidenza su 100mila abitanti nella settimana del 23-29 luglio, sono Sardegna, Toscana e Lazio le regioni in testa rispettivamente con 136,2; 94,5; e 87,5.
Per quanto riguarda i nuovi casi segnalati nella settimana, il Lazio è in testa con 4.002, seguito dalla Sicilia con 3.953 nuovi casi nella settimana del monitoraggio, Veneto (3.942) e Lombardia (3.643). Abruzzo 0.89 Basilicata 1.16 Calabria 0.99 Campania 1.19 E-R 1.72 FVG 1.11 Lazio 2.01 Liguria 2.12 Lombardia 1.61 Marche 1.08 Molise 0.32 Piemonte 1.81 PA Bolzano 1.49 PA Trento 2.27 Puglia 1.49 Sardegna 2.44 Sicilia 1.55 Toscana 1.85 Umbria 1.66 V.d’Aosta 0.56 Veneto 1.97.
Rt in netto aumento
Nelle due settimane che vanno dal 6 al 20 luglio, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,57 (range 1,34-1,82), in forte aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in Italia. L’indice Rt puntuale più elevato si registra in Sardegna con 2.44, seguita dalla Pa di Trento con 2.27 e dalla Liguria con 2.12.