Ha colpito, pochi giorni fa, l’immagine del Papa che affidava la benedizione “Urbi et orbi” a una piazza San Pietro vuota per rispettare le norme anti contagio.
Le altre parrocchie, invece, si organizzano come possono per celebrare le funzioni religiose. Il Covid-19 non può e non deve fermare la fede. Nonostante le norme anti-contagio impediscano ai fedeli di andare a messa, diverse parrocchie sul territorio italiano stanno provando ad aggirare queste problematiche. Come avviene, ad esempio alla chiesa San Gabriele dell’Addolorata di Roma, dove – per portare avanti la normale vita liturgica – è stata celebrata la messa sul tetto. Muniti di microfoni e amplificatore i preti sono pronti anche per lo streaming sul web. Anche altre parrocchie hanno offerto questo particolare servizio, riscontrando l’apprezzamento delle loro comunità. Tanti fedeli, infatti, si affacciano alle finestre per seguire la funzione religiosa. Altare, croce e celebranti, questo basta per portare la celebrazione della domenica nelle case dei fedeli. Le norme anti-contagio non vengono infrante: i preti rimangono in canonica, i fedeli nello loro case, evitando in questo modo qualsiasi contatto.
Parroci, religiosi e laici si stanno organizzando in ogni modo per far arrivare la Parola di Dio, le catechesi e altri momenti di preghiera alle comunità locali. L’uso dei social è accompagnato dalla riscoperta degli spazi esterni e questo viene ben accolto dai fedeli. Non tutti riescono o sanno utilizzare la tecnologia per connettere e allora sempre più i preti salgono sui tetti della loro chiese con microfono ed altoparlanti. La gente risponde dai balconi con grande partecipazione, come testimoniano le centinaia di messaggi di ringraziamento che arrivano anche sui social delle parrocchie.
In tempo di Quaresima non manca neanche la vestizione idonea al periodo liturgico che, appunto, precede la Pasqua. L’Italia non ha ancora definitivamente stabilito un prolungamento delle restrizioni oltre a 3 aprile. È altamente probabile, però, che in in tutto lo stivale, non solo in Lombardia, si passerà la Pasqua nelle proprie case senza poter uscire. I riti della settimana Santa subiranno, forse, qualche cambiamento. Quel che è certo è che le diverse parrocchie troveranno il modo per celebrarli. Con o senza mascherine, sempre nel rispetto delle norme anti-contagio. E della fede.
Redazione Calabria 7