Secondo l’opinione espressa al quotidiano britannico The Telegraph dal dottor Tom Jefferson, il Coronavirus era dormiente prima di scoppiare in Cina, ma si era già diffuso.
Il nuovo coronavirus esisteva già in tutto il mondo prima di emergere in Cina ed è scoppiato come un’epidemia nel luogo e nel momento in cui si sono verificate le condizioni più favorevoli.
Il nuovo coronavirus esisteva già in tutto il mondo prima di emergere in Cina ed è scoppiato come un’epidemia nel luogo e nel momento in cui si sono verificate le condizioni più favorevoli.
Questa l’opinione espressa al quotidiano britannico The Telegraph dal dottor Tom Jefferson, esperto e tutor associato presso il Center for Evidence-Based Medicine (CEBM) dell’Università di Oxford e professore invitato alla Newcastle University.
“Penso che il virus fosse già qui: qui significa ovunque”, ipotizza il docente in un’intervista rilasciata al quotidiano britannico il 5 luglio. “Potremmo aver avuto a che fare con un virus dormiente che è stato attivato da condizioni ambientali”.
“C’è stato un caso alle Isole Falkland all’inizio di febbraio”, osserva Jefferson. “Da dove è arrivato?
I passeggeri a bordo di una nave da crociera in viaggio tra l’arcipelago della Georgia del Sud e Buenos Aires sono stati sottoposti al test e l’ottavo giorno della traversata, quando hanno iniziato a navigare verso il mare di Weddell, hanno registrato il primo caso: il virus si trovava forse nel cibo pronto che è stato scongelato, attivando così l’infezione?”.
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