(D.C.) – Dating, in inglese più o meno letterale ‘incontri’, combinati tramite portali telematici dedicati e di natura occasionale, fra due o magari addirittura più persone finalizzati alla conoscenza o, come ovvio in base alla reciproca volontà delle parti, alla consumazione di un rapporto sessuale.
Un’attività che parrebbe in crescente aumento dopo la diffusione a macchia d’olio del Coronavirus e il conseguente rallentamento, soprattutto nel Settentrione, di molte attività anche di carattere professionale. La necessità di stare in casa per molte ore e forse la paura di un male subdolo e in agguato in ogni dove ha portato a un’ulteriore disinibizione dei costumi e in generale dei comportamenti tramite quelli che vengono definiti ‘appuntamenti al buio’.
Un’attività che parrebbe in crescente aumento dopo la diffusione a macchia d’olio del Coronavirus e il conseguente rallentamento, soprattutto nel Settentrione, di molte attività anche di carattere professionale. La necessità di stare in casa per molte ore e forse la paura di un male subdolo e in agguato in ogni dove ha portato a un’ulteriore disinibizione dei costumi e in generale dei comportamenti tramite quelli che vengono definiti ‘appuntamenti al buio’.
Il fenomeno è comunque al vaglio di alcuni siti di gossip che si sono ‘buttati a pesce’ sulla presunta pruriginosa notizia, ennesimo effetto collaterale – per così dire – del dirompente Covid-19 (soprattutto sul piano psicologico oltreché naturalmente sanitario). Lo specchio dei tempi, in altri termini, di questo gigantesco ‘frullatore impazzito’ che è diventato il Paese subito dopo il boom di contagi