La Calabria si prepara a dire stop ai nuovi contagi da Coronavirus tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio.
E’ questo il risultato delle proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute. Nelle altre regioni l’assenza di nuovi positivi potrà verificarsi non prima del mese di giugno inoltrato. Nelle regioni del Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio: ad esempio Sardegna e Sicilia rispettivamente 29 e 30 aprile; Calabria primo maggio; Puglia e Abruzzo il 7 maggio; Campania il 9 maggio.
E’ questo il risultato delle proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute. Nelle altre regioni l’assenza di nuovi positivi potrà verificarsi non prima del mese di giugno inoltrato. Nelle regioni del Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio: ad esempio Sardegna e Sicilia rispettivamente 29 e 30 aprile; Calabria primo maggio; Puglia e Abruzzo il 7 maggio; Campania il 9 maggio.
Alessandro Solipaca, direttore dello stesso Osservatorio, ha spiegato come “sia fondamentale fornire una valutazione graduale dei contagi per dare il supporto volto alle scelte politiche che verranno fatte”. Il riferimento è, ovviamente, all’inizio della fase 2. “L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane -ha poi proseguito Solipaca- grazie ai dati messi a disposizione dalla Protezione civile, ha effettuato una analisi per individuare la prima data dove si attenderà l’azzeramento dei nuovi contagi”. I modelli statistici approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo e tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai DPCM. Pertanto, mettono in guardia gli autori, “eventuali misure di allentamento renderebbero le proiezioni non più verosimili”. Le proiezioni, concludono gli esperti, “evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla Fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione”. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati”.
Redazione Calabria 7