Un toccante pensiero che deve far riflettere tutti in questo periodo di emergenza sanitaria. Il Coronavirus ha portato via migliaia di anziani, i quali non ce l’hanno fatta a sconfiggere il virus che tanto sta facendo male al mondo. E Vincenzo Ranieri, stimato avvocato catanzarese, attraverso il suo profilo Facebook ha voluto dedicare un pensiero a tutti quegli ospiti delle case di riposo che hanno perso la vita in silenzio, senza dare fastidio a nessuno.
“Non è la mia nonna, era un’ospite di una casa di riposo. Lei stava seduta sulla sua sedia, in disparte, e mi osservava alle prese con un’intervista. Ricordo tutta la tenerezza del suo sguardo, tutta la bellezza di un volto antico, quasi secolare. “Mi scusi signora – le avevo sussurrato – ma lei è talmente bella… posso farle scattare una foto dal fotografo del giornale?” Colta di sorpresa si era sciolta in un sorriso. Un sorriso silenzioso, pudico, così gentile da smuovermi l’anima. E poi aveva acconsentito. Prima dello scatto ricordo che si era sistemata lo scialle e la collanina d’oro. Gesti di una grazia assoluta. Quando dite: “E allora? Muoiono solo i vecchi” state parlando di persone come lei, con occhi sapienti colmi di tenerezza e morbidi capelli bianchi. State parlando di un luogo sicuro per i nipoti che non vedono l’ora di sentirsi stretti tra le braccia dei nonni. State parlando di una memoria che è una biblioteca senza eguali. Questo abbiamo perso in Italia: migliaia di nonni in soli due mesi. E se li chiamiamo “vecchi” come fossero un avanzo, permettetemi, non abbiamo capito un accidente. Io li chiamo “radici”!
“Non è la mia nonna, era un’ospite di una casa di riposo. Lei stava seduta sulla sua sedia, in disparte, e mi osservava alle prese con un’intervista. Ricordo tutta la tenerezza del suo sguardo, tutta la bellezza di un volto antico, quasi secolare. “Mi scusi signora – le avevo sussurrato – ma lei è talmente bella… posso farle scattare una foto dal fotografo del giornale?” Colta di sorpresa si era sciolta in un sorriso. Un sorriso silenzioso, pudico, così gentile da smuovermi l’anima. E poi aveva acconsentito. Prima dello scatto ricordo che si era sistemata lo scialle e la collanina d’oro. Gesti di una grazia assoluta. Quando dite: “E allora? Muoiono solo i vecchi” state parlando di persone come lei, con occhi sapienti colmi di tenerezza e morbidi capelli bianchi. State parlando di un luogo sicuro per i nipoti che non vedono l’ora di sentirsi stretti tra le braccia dei nonni. State parlando di una memoria che è una biblioteca senza eguali. Questo abbiamo perso in Italia: migliaia di nonni in soli due mesi. E se li chiamiamo “vecchi” come fossero un avanzo, permettetemi, non abbiamo capito un accidente. Io li chiamo “radici”!
Redazione Calabria 7