L’immunità di gregge Covid non sarà raggiunta nel 2021. E’ questa la previsione dell’Oms venuta fuori nella consueta riunione sulla pandemia. “Serve un impegno collettivo per far sì che entro i prossimi 100 giorni le vaccinazioni per gli operatori sanitari ed i soggetti ad alto rischio siano in corso in tutti i paesi” – ha dichiarato il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Pronti ad aiutare i paesi
Pronti ad aiutare i paesi
“Limitare la trasmissione di Sars-CoV-2 – ha affermato il direttore – limita la possibilità di sviluppare nuove varianti pericolose. Con nuove cure in arrivo, speriamo si possano salvare più vite in caso di malattia grave. Ma ora più che mai dobbiamo seguire le basi di salute pubblica e le misure anticontagio. E chiediamo a tutti i Paesi di aumentare il sequenziamento del virus Sars-CoV-2 per integrare gli sforzi di sorveglianza, monitoraggio e test in corso e condividere questi dati a livello internazionale. Questo ci aiuta a capire meglio quando vengono identificate varianti che destano preoccupazione. Siamo consapevoli che il sequenziamento richiede attrezzature specializzate, una forza lavoro qualificata e una stretta collaborazione tra esperti, ma chiediamo di aumentare questa attività. Daremo il nostro supporto a chi ne ha bisogno”
I vaccini potrebbero avere bisogno di modifiche in futuro
“Martedì, il gruppo di ricerca e sviluppo Blueprint dell’Oms convocherà scienziati di tutto il mondo per stabilire le priorità di ricerca globali per l’anno a venire, comprese le varianti di virus e il sequenziamento” ha aggiunto il direttore generale dell’Agenzia. In questo momento «l’aspetto più cruciale è che si sequenzi il virus in modo efficace così da sapere come sta cambiando, e come rispondere. Ad esempio, mentre la diagnostica e i vaccini sembrano ancora essere efficaci contro il virus attuale, potremmo aver bisogno di modificarli in futuro.