Coronavirus, MSI: “Incomprensibile ciò che sta accadendo a Chiaravalle”

chiaravalle

“Fedeli all’impegno di rimandare al termine di questo periodo ogni polemica o schermaglia ma ancor più determinati a perseguire l’obiettivo di rendere migliore questa nostra martoriata terra la Comunità Missina, e la Segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore che la rappresenta, intende esprimere forte il suo sdegno per come stanno evolvendo i fatti attorno al dramma che si sta sviluppando attorno alla vicenda degli anziani e degli operatori sanitari colpiti dal Coronavirus presso la struttura Domus Aurea di Chiaravalle Centrale.

Riteniamo non sia assolutamente comprensibile quanto accaduto, e quanto stà accadendo, presso questa struttura laddove, una settantina tra degenti e personale sanitario, nonostante il periodo in cui l’attenzione ed i controlli avrebbero dovuto essere altissimi soprattutto in queste strutture, sono stati contagiati da un “paziente zero” non individuato e poi lasciati praticamente abbandonati al loro destino da quelle che avrebbero dovuto essere le Istituzioni preposte a proteggerli ed a salvaguardarli ed invece continuano ad assistere a questa tragedia annunciata mostrando tutti i loro limiti ed il loro approccio assolutamente dilettantistico al problema, persi magari dietro alle disarmanti ma candidamente sincere affermazioni di quello che fino a meno di ventiquattrore fa era il massimo responsabile regionale in materia.

Riteniamo non sia assolutamente comprensibile quanto accaduto, e quanto stà accadendo, presso questa struttura laddove, una settantina tra degenti e personale sanitario, nonostante il periodo in cui l’attenzione ed i controlli avrebbero dovuto essere altissimi soprattutto in queste strutture, sono stati contagiati da un “paziente zero” non individuato e poi lasciati praticamente abbandonati al loro destino da quelle che avrebbero dovuto essere le Istituzioni preposte a proteggerli ed a salvaguardarli ed invece continuano ad assistere a questa tragedia annunciata mostrando tutti i loro limiti ed il loro approccio assolutamente dilettantistico al problema, persi magari dietro alle disarmanti ma candidamente sincere affermazioni di quello che fino a meno di ventiquattrore fa era il massimo responsabile regionale in materia.

Ed allora non ci resta che affidarci, per chi è credente, all’intercessione ed alla protezione del nostro buon Dio. I fatti sono ormai tristemente ben noti a tutti. La mancanza dei basilari dispositivi di protezione (mascherine, tute, occhiali e quant’altro) occorrenti per gli operatori sanitari ed il personale che opera all’interno della struttura pare siano state colmate solo stamattina e non da chi preposto bensì dal gran cuore di operatori privati; del personale assicurato per sostituire quello in servizio colpito dal virus o posto in quarantena preventiva nessuna traccia; pare sia iniziato finalmente il trasferimento dei ricoverati, che però si concluderà perlomeno tra tre o quattro giorni. E dire che gli annunci relativi alle draconiane misure prese dal nostro governo regionale a seguito della paura che il controesodo avvenuto nel primo fine settimana di marzo importasse nei nostri territori contagi da “zona rossa” avevano fatto sì, comportandosi la gente correttamente nella sua gran parte, che il sistema fosse stato in grado di reggere alla “guerra” scatenatasi nel mondo.

Ma non è con gli annunci e le parole che purtroppo è possibile affrontare e battere il virus ed è bastata questa falla, a ciascuno giudicare se grande o piccola, a far sì che il Re si rivelasse per quello che è, Nudo appunto. Ed a niente pare sia servita la lezione di quanto accaduto nei giorni scorsi nella Casa di Riposo di Messina. Mentre in queste ore, e speriamo che in questo caso si riesca ad intervenire al meglio per scongiurare ulteriori possibili stragi, un caso analogo è scoppiato in una struttura di Benevento dove pare siano già settanta gli anziani ed il personale contagiato. Noi siamo al loro fianco, come lo siamo a quello dei nostri vecchietti e di tutti quanti stanno facendo qualcosa per tutelarli in ogni modo, preghiamo per tutti loro e, soprattutto, speriamo abbiano ad aver a che fare con Persone ed Istituzioni più professionali e preparati.”

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