Coronavirus, narcotrafficante calabrese dal carcere ai domiciliari

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Lascia il carcere per gli arresti domiciliari, a seguito dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, Francesco Ventrici, 48 anni, di San Calogero, nel Vibonese, condannato in via definitiva ad oltre 20 anni di reclusione per narcotraffico internazionale di stupefacenti.

Si tratta di uno dei maggiori importatori di cocaina dal Sud America in tutta Europa ed in particolare nel porto di Gioia Tauro, come tale coinvolto e condannato quale principale imputato (insieme al narcotrafficante Vincenzo Barbieri, ucciso a San Calogero nel 2011) nella storica operazione “Decollo” del gennaio 2004 della Dda di Catanzaro. Per il magistrato di sorveglianza del carcere di Reggio Calabria, in caso di contagio da coronavirus, Ventrici sarebbe a rischio vita e quindi, allo stato, incompatibile con il regime carcerario. Da qui gli arresti domiciliari nel Bolognese, dove Ventrici (difeso dagli avvocati Giovanni Vecchio e Mirna Raschi) aveva spostato la sua residenza da San Calogero (Vv) una volta scontata la condanna per l’operazione “Decollo”. Era però stato tratto in arresto, e poi condannato, per altre operazioni delle Dda di Bologna e Catanzaro, sempre per narcotraffico internazionale di cocaina.

Si tratta di uno dei maggiori importatori di cocaina dal Sud America in tutta Europa ed in particolare nel porto di Gioia Tauro, come tale coinvolto e condannato quale principale imputato (insieme al narcotrafficante Vincenzo Barbieri, ucciso a San Calogero nel 2011) nella storica operazione “Decollo” del gennaio 2004 della Dda di Catanzaro. Per il magistrato di sorveglianza del carcere di Reggio Calabria, in caso di contagio da coronavirus, Ventrici sarebbe a rischio vita e quindi, allo stato, incompatibile con il regime carcerario. Da qui gli arresti domiciliari nel Bolognese, dove Ventrici (difeso dagli avvocati Giovanni Vecchio e Mirna Raschi) aveva spostato la sua residenza da San Calogero (Vv) una volta scontata la condanna per l’operazione “Decollo”. Era però stato tratto in arresto, e poi condannato, per altre operazioni delle Dda di Bologna e Catanzaro, sempre per narcotraffico internazionale di cocaina.

Redazione Calabria 7

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