Coronavirus: nuove misure preventive nei comuni del Cosentino

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A Castrovillari si prepara la lista dei supermercati e negozi che recapitano la spesa a casa.

(And. Mar.) – Al riparo dal rischio contatti e contagi da coronavirus è nata, con il Coordino del Comune di Castrovillari, l’iniziativa #restateacasaveniamonoi che mette   a   disposizione   una   lista   di supermercati e negozianti che hanno aderito alla richiesta dell’Ente di creare una sorta di rubrica, con la quale i cittadini possono chiedere di farsi   recapitare   a   casa   la   spesa. Un   contributo all’altezza della situazione. Lo rende noto il Sindaco, di Castrovillari, Domenico Lo Polito, il quale proprio l’altro ieri aveva domandato agli   esercenti  alimentari di comunicare, al numero del “Coc” 331 1299293, tale disponibilità, utile per redigere l’apposito elenco;  questo  ha  preso corpo e si sta estendendo ora per ora.

(And. Mar.) – Al riparo dal rischio contatti e contagi da coronavirus è nata, con il Coordino del Comune di Castrovillari, l’iniziativa #restateacasaveniamonoi che mette   a   disposizione   una   lista   di supermercati e negozianti che hanno aderito alla richiesta dell’Ente di creare una sorta di rubrica, con la quale i cittadini possono chiedere di farsi   recapitare   a   casa   la   spesa. Un   contributo all’altezza della situazione. Lo rende noto il Sindaco, di Castrovillari, Domenico Lo Polito, il quale proprio l’altro ieri aveva domandato agli   esercenti  alimentari di comunicare, al numero del “Coc” 331 1299293, tale disponibilità, utile per redigere l’apposito elenco;  questo  ha  preso corpo e si sta estendendo ora per ora.

Mentre, le associazioni di Volontariato, che sono attive insieme alla struttura comunale d’emergenza di protezione   civile, sono a disposizione pure per supportare i medici di base nel far recapitare, a quei cittadini che non possiedono il computer, le ricette occorrenti per comprare i medicinali, e per il loro successivo acquisto nelle farmacie. Da qui la capacità solidaristica, che si sta sviluppando a più livelli nel corpo   sociale   della   città,   tra   gli   esercizi   e   gli   organismi   per   la popolazione la quale, con velocità, sta “apprendendo”, di colpo,  come la vita fuori casa deve essere spesa il minimo possibile, anche a tutela di chi abbiamo più vicino o è più debole, per poter osteggiare i contagi e vincere, insieme, questa “guerra” contro il coronavirus.

“Per tale motivo – fa presente il primo cittadino – anche il raccordo dei vari strumenti tecnologici disponibili, per supportare meglio i servizi necessari a disposizione, che può ormai essere denominata “solidarietà digitale”, si rafforza e si articola diffusamente, con collaborazioni e partecipazioni di cittadinanza attive, cercando di non lasciare nulla di intentato, consapevole che la posta in gioco è la vita delle persone con la loro salute. Ecco perché imbastire una serie di azioni sinergiche finalizzate a far rimanere in casa la gente.”

Nel Comune di Crosia chiusa l’intera area di Centofontane

L’emergenza Coronavirus raggiunge anche il comune di Crosia, dove sono in atto nuove misure di ordine pubblico per limitare le possibilità di contagio. Chiusi fino a cessata esigenze l’intera area del lungomare ed il parco di Centofontane. Stop a traffico veicolare e pedonale. Inoltre, l’Asp di Cosenza a seguito delle segnalazioni pervenute dal Comune ha emesso 8 ordinanze di isolamento obbligatorio per altrettante persone provenienti dalle ex zone rosse del Nord Italia. Intanto proseguono i controlli serrati sul territorio. È quanto fa sapere il sindaco Antonio Russo che proprio stamani ha firmato le nuove ordinanze consequenziali all’applicazione dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 e 9 marzo scorsi.

«Si tratta di misure contenitive – dice il sindaco – necessarie per evitare il formarsi di assembramenti di persone che in questo momento sarebbero deleteri per la salute pubblica. Abbiamo chiuso fino a cessata esigenza tutta l’area del lungomare dove proprio ieri abbiamo fermato e denunciato dei cittadini che erano seduti sulle panchine incuranti delle prescrizioni previste dal decreto “Io resto a casa”. Non ci fermiamo e rimaniamo vigili affinché la gente capisca davvero l’importanza di rimanere a casa in questo momento. Se sarà necessario nelle prossime ore incrementeremo le misure restrittive. Nel frattempo con il supporto dei carabinieri, gli agenti di Polizia locale continuano a pattugliare e monitorare il territorio, fermo restando che su scala generale la stragrande maggioranza dei cittadini di Crosia Mirto – conclude il Primo cittadino – è rispettosa delle regole di isolamento».

Gara di solidarietà a San Giovanni in Fiore per contrastare il Coronavirus

In una lettera inviata all’assessore alla cultura di San Giovanni in Fiore, Milena Lopez, il presidente della Fondazione Heritage degli Emigrati, Francois Xavier Nicoletti, a nome dell’intera Fondazione ha  espresso sentimenti di profonda vicinanza e solidarietà alla comunità florense e messo a disposizione le casette di loro proprietà ubicate nel centro storico, per ogni eventuale necessità dovuta alla emergenza epidemiologica da Coronavirus.   “E’ nostro desiderio – scrive il presidente Nicoletti –  mettere a disposizione vostra le casette degli Emigrati in caso di necessità nella vostra continua lotta per limitare la diffusione della infezione da coronavirus. Noi siamo in casa e in casa restiamo… pensiamo a voi e preghiamo il Signore Dio, affinchè soccorra subito il nostro amato Paese”. Il gesto di estrema sensibilità manifestato dalla Fondazione Heritage degli Emigrati nei confronti della comunità sangiovannese  è stato apprezzato dal sindaco, Giuseppe Belcastro e dall’intera  Giunta Municipale che hanno ringraziato il Presidente Nicoletti e tutti i membri della Fondazione.

“La solidarietà è una risorsa importante per sconfiggere il dramma che sta vivendo il nostro Paese e con esso San Giovanni in Fiore”

Lo affermano il sindaco Giuseppe Belcastro e la Giunta Comunale che aggiungono: “Consapevoli di ciò ringraziamo di cuore, a nome dell’intera città, la Fondazione Heritage degli Emigrati per la vicinanza  e  la fratellanza espressaci in questo momento veramente difficile ed angoscioso. Se sarà necessario, pertanto, non avremo remora alcuna ad utilizzare le strutture messe a disposizioni,  adibite nel tempo ad ospitare gli emigrati tornati a trascorrere un periodo di vacanza nel proprio paese di origine. La solidarietà è, d’altro canto,  un valore intrinseco della nostra comunità che, nei momenti difficili, sa trovare la forza di reagire e di tendere la mano a chi è meno fortunato di altri. Non a caso, in questi giorni, assistiamo ad un fiorire di iniziative da parte di associazioni, organismi di volontariato, esercenti commerciali e di  singoli cittadini volte ad aiutare e sostenere quanti hanno difficoltà e per garantire i servizi essenziali alle fasce più deboli. Ad ognuno di loro rivolgiamo sentimenti di profonda riconoscenza e di sentita gratitudine”.

“San Giovanni in Fiore sta reagendo con forza all’emergenza epidemiologica del Coronavirus –  concludono gli amministratori florensi – Ciò è certamente merito della responsabilità di quei  cittadini che stanno rispettando le misure eccezionali adottate dal governo centrale, che hanno sconvolto e stravolto la quotidianità della vita sociale di tutti ma che  sono assolutamente necessarie. Dobbiamo continuare così! Restare a casa, limitando le uscite per soddisfare le necessità primarie per come previsto dal decreto del Presidente Conte. E’ questa  l’unica vera arma a nostra disposizione per sconfiggere il prima possibile la Pandemia da Covid-19, così da riappropriarci tutti del nostro tempo e della nostra vita. Insieme ce la faremo”.

Leggi anche: Coronavirus, la giunta di Bisignano dona indennità ad ospedale

Redazione Calabria 7

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