Un team di ingegneri dell’Università della Calabria ha prodotto un prototipo di dispositivo per il monitoraggio e il supporto alla ventilazione polmonare, per la cura dei pazienti affetti da Covid-19.
L’iniziativa rientra nella campagna UnicalvsCovid19 lanciata dall’ateneo, per sostenere gli operatori impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus. Il prototipo realizzato permette di riconvertire i classici palloni AMBU, utilizzati per la rianimazione manuale, in un sistema automatizzato per la respirazione assistita. Leggero e facile da trasportare, può essere usato in casi d’emergenza, quando manca un ventilatore polmonare. Il progetto, nello spirito di condivisione dell’open-source, sarà messo a disposizione della comunità nazionale ed internazionale. Per realizzarlo, il team ha coniugato i vantaggi e la versatilità della stampa 3D con quelli di un’elettronica open source, permettendo così di ottenere un prodotto a basso costo e realizzabile con componenti facilmente reperibili.
L’iniziativa rientra nella campagna UnicalvsCovid19 lanciata dall’ateneo, per sostenere gli operatori impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus. Il prototipo realizzato permette di riconvertire i classici palloni AMBU, utilizzati per la rianimazione manuale, in un sistema automatizzato per la respirazione assistita. Leggero e facile da trasportare, può essere usato in casi d’emergenza, quando manca un ventilatore polmonare. Il progetto, nello spirito di condivisione dell’open-source, sarà messo a disposizione della comunità nazionale ed internazionale. Per realizzarlo, il team ha coniugato i vantaggi e la versatilità della stampa 3D con quelli di un’elettronica open source, permettendo così di ottenere un prodotto a basso costo e realizzabile con componenti facilmente reperibili.
Il design proposto, inoltre, si adatta alle diverse dimensioni dei palloni AMBU disponibili attualmente sul mercato, risultando di facile ed immediato impiego. Il meccanismo è attivato da un motore elettrico, mentre mediante un’apposita interfaccia dotata di schermo l’operatore ha la possibilità di monitorare la pressione respiratoria e allo stesso tempo variarne i principali parametri. Il progetto vede impegnati in laboratorio oltre ai ricercatori Unical, gli spin-off 2SMArtEST, Tech4Sea e DeltaE e gli studenti del team Unical Reparto Corse. L’attività ha visto anche il contributo della Croce Rossa italiana per la fase di test. Del team fanno parte: Carmine Maletta (referente), Raffaele G. Agostino, Marcello Maggiolini, Riccardo Barberi, Giuseppe Fedele, Emanuele Sgambitterra, Pietro Magarò, Cristian Capalbo, Maurizio Muzzupappa, Battista Curcio, Elio Curcio, Francesco Sangiovanni, Emiliano Scalercio; Unical Reparto Corse (referente Antonio Lesci). Spin-Off: Tech4Sea (referente Alessandro Gallo), 2SMArtEST (referente Carmine Maletta), DeltaE srl (referente Andrea Perrone).