Oltre centomila morti. Una soglia terribile, superata oggi, che pone l’Italia tra i Paesi peggiori al mondo per mortalità da Covid-19. Un lunghissimo elenco iniziato il 21 febbraio del 2020 con Adriano Trevisan, 77enne pensionato di Vò Euganeo e prima vittima ufficiale del virus nel nostro Paese, e proseguito a ritmi forsennati, a parte i due mesi di “tregua” estiva quando i decessi erano poche unità al giorno.
I dati
Mentre l’indice più incontestabile, ossia il tasso di mortalità rispetto alla popolazione generale, vede la Gran Bretagna con numeri peggiori dei nostri: 1,827 morti per mille abitanti contro l’1,652 dell’Italia. Gli Usa sono a 1,618, il Brasile 1,243.
La Regione con più casi odierni è l’Emilia Romagna (+2.987), seguita da Lombardia (+2.301), Campania (+1.644), Piemonte (+1.214) e Lazio (+1.175). Il totale dei casi sale a 3.081.368.
I guariti sono 13.893 (ieri 13.467), e sono oltre due milioni e mezzo, per l’esattezza 2.508.732. Per questo torna a calare il numero delle persone attualmente positive, 329 in meno (ieri +7.050), che sono ora 472.533. Di questi, sono in isolamento domiciliare 448.002 pazienti.