(D.C.) – L’emergenza Coronavirus sta mettendo a dura prova tutti, compresi – anzi parecchio di più degli altri – i sanitari del Pugliese.
Già, proprio l’ospedale civile punto di riferimento di migliaia di catanzaresi e calabresi che stamani ha subito una rischiosa ma comprensibile impasse.
Già, proprio l’ospedale civile punto di riferimento di migliaia di catanzaresi e calabresi che stamani ha subito una rischiosa ma comprensibile impasse.
Circa un’ora e mezzo di stop, per l’esattezza, in sala prelievi con tanto di rimostranze degli utenti (fra cui alcune signore in stato interessante), costretti a restare lì in attesa di nuove comunicazioni e soprattutto della ripresa degli esami clinici con addosso una comprensibile paura considerata l’aria che tira.
Sì, perché nei locali dell’ambulatorio – analogamente allo sportello Ticket – assai più vuoto rispetto a un consueto giovedì ci si è fermati in attesa che il personale sanitario fosse munito della migliore ‘attrezzatura isolante’ possibile (guanti, mascherine e protezioni varie).
Tra le anomalie registrate rispetto al solito , la maggior cadenza delle canoniche (in particolare per un grande nosocomio) operazioni di sanificazione.
In altre strutture del territorio invece, le direzioni sanitarie e generali hanno disposto la drastica riduzione delle visite ai pazienti ricoverati nei Reparti con ingresso consentito a una persona alla volta al fine di ridurre una notevole concentrazione di persone in piccoli ambienti, condizione purtroppo ideale per la diffusione del Coronavirus.