(D.C.) – Da qualche giorno ormai non la si smette di discutere sulla possibilità, malgrado i nefasti effetti della presenza ancora per i prossimi mesi purtroppo del Sars-Cov-2, di effettuare la balneazione.
È un continuo interrogarsi, insomma, su possibili scenari e ipotizzati sviluppi della situazione, non soltanto in considerazione della voglia degli amanti del mare di non privarsene ma pure di un intero settore turistico in trepidante attesa di conoscere se avrà la chance almeno di provare a salvare il salvabile.
È un continuo interrogarsi, insomma, su possibili scenari e ipotizzati sviluppi della situazione, non soltanto in considerazione della voglia degli amanti del mare di non privarsene ma pure di un intero settore turistico in trepidante attesa di conoscere se avrà la chance almeno di provare a salvare il salvabile.
Rimane il fatto, però, che chi abita in Calabria, e più nello specifico in una certa fascia della regione, una sorta di ‘busta B’ ce l’avrebbe. Eccome.
Stiamo parlando della montagna. Spesso ci siamo infatti occupati della Sila Piccola, e Grande, polmone verde del territorio catanzarese, ma pure di quelli cosentino e crotonese.
Area incontaminata che però, malgrado la ripresa degli ultimi tempi, è da 15 anni almeno che non passa più estati ruggenti, con migliaia di visitatori nei mesi di luglio e soprattutto agosto, finite circa un lustro prima della gravissima crisi socio-economica iniziata in Italia – e dunque anche in Calabria – dal 2010 in avanti.
Ma, come d’incanto e seppur in circostanze drammatiche, a fronte di una stagione balneare che si annuncia come premesso gravida di incognite per il maledetto Coronavirus, il suggestivo paradiso silano potrebbe tornare a vivere una nuova ‘età dell’oro’.
Un periodo estivo, sempre più prossimo, in cui non soltanto i proprietari delle seconde case ad…alta quota, bensì anche quanti vorranno fittarsene una o soggiornare in albergo, potranno rifrequentare la Sila come succedeva in passato, dal momento che lì – considerati gli spazi – il cosiddetto distanziamento sociale sarebbe in linea teorica assai più facile.
Chissà, allora.
Di sicuro, la splendida immensa montagna continuerà a essere a disposizione di ogni amante della natura e magari di villeggianti inizialmente forzati dal Covid però poi stregati da un posto dal fascino davvero irresistibile.