Coronavirus, rimborso viaggi: “Niente voucher, solo soldi”

Coronavirus rimborso viaggi

Commissione Europea boccia i voucher: gli utenti hanno diritto al rimborso in denaro dei viaggi già prenotati prima della quarantena causa Coronavirus. Le agenzie di viaggio e tour operator dovranno adeguarsi.

La Commissione Europea si è espressa contro i voucher da parte di agenzie di viaggio, tour operator e compagnie di trasporti da rilasciare agli utenti come forma esclusiva di rimborso per vacanze e viaggi annullati a causa del coronavirus. Lo afferma il Codacons, che sul mancato riconoscimento di rimborsi in denaro in favore dei viaggiatori ha aperto un apposito contenzioso dinanzi l’Antitrust contro gli operatori turistici. Come riporta oggi Lastampa.it un portavoce della Commissione Europea ha rilasciato una intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung nella quale ha spiegato come il sistema dei voucher da utilizzare entro un anno (introdotti con Dpcm dal Governo Conte e in via di approvazione anche in Germania) violi i diritti dei consumatori riconosciuti dell’Ue, e siano in contrasto con la normativa comunitaria.

La Commissione Europea si è espressa contro i voucher da parte di agenzie di viaggio, tour operator e compagnie di trasporti da rilasciare agli utenti come forma esclusiva di rimborso per vacanze e viaggi annullati a causa del coronavirus. Lo afferma il Codacons, che sul mancato riconoscimento di rimborsi in denaro in favore dei viaggiatori ha aperto un apposito contenzioso dinanzi l’Antitrust contro gli operatori turistici. Come riporta oggi Lastampa.it un portavoce della Commissione Europea ha rilasciato una intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung nella quale ha spiegato come il sistema dei voucher da utilizzare entro un anno (introdotti con Dpcm dal Governo Conte e in via di approvazione anche in Germania) violi i diritti dei consumatori riconosciuti dell’Ue, e siano in contrasto con la normativa comunitaria.

Anche il commissario europeo, Didier Reynders, in un’intervista televisiva ha ricordato i propri doveri a tour operator e a compagnie aeree, e lo scorso 18 marzo la stessa Commissione ha pubblicato una serie di orientamenti per garantire l’applicazione dei diritti dei passeggeri in tutta l’Unione Europea chiarendo i diritti dei passeggeri che viaggiano in aereo, treno, bus, nave e gli obblighi dei vettori, scrivendo esplicitamente che “L’offerta di un buono da parte del vettore non può pregiudicare il diritto del passeggero di optare, in alternativa, per il rimborso”.

“Sono state accolte tutte le nostre tesi – si legge in una nota del Codacons – Agenzie di viaggio e tour operator sono di fatto obbligate a garantire all’utente la scelta tra voucher o rimborso in denaro, perché la scelta è rimessa al consumatori, e non potranno più obbligare i cittadini ad accettare voucher come unica forma di ristoro. Tutti coloro che hanno subito la cancellazione di un pacchetto vacanza o di un viaggio possono utilizzare i moduli messi a disposizione sul sito www.codacons.it per chiedere il rimborso in denaro”.

Redazione Calabria 7

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