La sospensione delle attività didattiche disposta dal Governo ha colto di sorpresa alunni, famiglie e docenti di una regione che, per fortuna, registra solo quattro casi di Coronavirus.
Sin dal giorno successivo, gli istituti della città, spinti dall’effetto mediatico e dalle sollecitazioni dell’amministrazione scolastica centrale e periferica, sono alla ricerca delle piattaforme digitali più efficaci per garantire le lezioni in streaming o la didattica a distanza.
Sin dal giorno successivo, gli istituti della città, spinti dall’effetto mediatico e dalle sollecitazioni dell’amministrazione scolastica centrale e periferica, sono alla ricerca delle piattaforme digitali più efficaci per garantire le lezioni in streaming o la didattica a distanza.
Nessuna scuola catanzarese avrà difficoltà a trovare la soluzione perché tutte, da anni, sperimentano tali piattaforme.
Un problema che forse non è stato considerato è il seguente. Nel nostro contesto territoriale alcune famiglie potrebbero non disporre di un personal computer idoneo a garantire le lezioni delle classi virtuali. Si corre, cioè, il rischio che con le lezioni a distanza alcuni alunni potrebbero non vedere garantito il diritto allo studio, così aumentando quella “distanza” che spesso le condizioni economiche inevitabilmente creano. Ecco le ragioni per le quali l’I.T.E. “Grimaldi-Pacioli”, diretto dalla prof.ssa Maria Levato, per tutto il periodo di sospensione delle attività didattiche, offre in comodato d’uso alle famiglie dei suoi iscritti che ne faranno richiesta tutti i portatili di cui la scuola dispone.
Redazione Calabria 7