Coronavirus, sette Regioni in zona bianca e pressing per tornare a ballare in discoteca

"Le chance che si possa trovare qualcuno che sul green pass non viene controllato e che sia positivo sono estremamente basse"
Riapertura discoteche

Dalle ore 23 alle 24. Scatta stasera, nelle zone gialle d’Italia, lo spostamento del coprifuoco di un’ora. La misura sarà valida dalle 24 alle 5. In questa fascia oraria saranno ovviamente vietati gli spostamenti se non per comprovate necessità legate a motivi di lavoro, salute e urgenze. Lunedì 21 giugno, invece, in tutta la Penisola il coprifuoco sarà eliminato e gli spostamenti saranno liberi. Nelle regioni bianche non vige la misura del coprifuoco: gli spostamenti sono liberi, così come gli orari dei locali pubblici. Da ricordare l’assenza del coprifuoco nelle zone bianche. L’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, porta a sette le Regioni in zona bianca. Da oggi, infatti, dopo Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise, accedono all’area con minori rischi e restrizioni Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo. Fra sette giorni, a meno di clamorose sorprese, toccherà a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. E, per colorare completamente di bianco l’Italia, il 21 giugno sarà il turno di Sicilia, Marche, Toscana, Calabria, Campania e Provincia di Bolzano a cui, l’ultimo lunedì del mese, si aggiungerà la Valle d’Aosta.

Ristoranti e bar

Ristoranti e bar

Un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, ha stabilito le nuove regole per ristoranti e bar. In zona bianca all’aperto non ci sono limitazioni, tranne il distanziamento di un metro tra i tavoli, mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo al massimo sei persone. L’unica deroga prevista è quella della possibilità per due nuclei familiari di sedersi insieme. Per ristoranti e bar in zona gialla – come riporta SkyTG24 – resta il limite di 4 persone per tavolo, sia al chiuso che all’aperto. E c’è un numero massimo anche per gli spostamenti in zona bianca verso le abitazioni private, dove si può andare in sei persone, oltre ai figli minori. In zona gialla rimane il limite di quattro persone, oltre ai figli minori

A luglio si torna a ballare

L’unico nodo ancora da sciogliere riguarda la data sull’apertura delle discoteche. Nel Paese che riparte e si avvia a grandi passi verso la normalità, a breve potrebbe cadere l’ultimo divieto, quello concernente il ballo. Già dalla prossima settimana, forse martedì, potrebbe partire una prima interlocuzione con i tecnici ministeriali.  I gestori dei locali chiedono che il Governo si esprima il prima possibile per fornire certezze e linee-guida. Potrebbe tramontare l’idea del test in poche città (Gallipoli, Milano, Catanzaro) in luogo di un’ordinanza che permetta la riapertura generale delle strutture in sicurezza intorno all’inizio del prossimo mese. I locali potrebbero ripartire a luglio ma è probabile che sarà necessario il certificato verde, il cosiddetto green pass, per accedere in discoteche e sale da ballo, soprattutto alla luce dello sprint sulla campagna vaccinale per i giovani.

“Ho fatto una riunione con la direzione generale della prevenzione facendo presente che se abbiamo un green pass dobbiamo crederci per avere accesso a una maggiore libertà. Dovremmo arrivare a un punto quanto prima in cui si può anche ballare se si è muniti di green pass. Usiamo il green pass, magari riduciamo le persone””. Il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, è convinto che il nodo sulla riapertura delle discoteche sarà sciolto in tempi brevi. “Se abbiamo più della metà della popolazione vaccinata e il numero dei giovani vaccinati continua a salire – conclude -, le chance che si possa trovare qualcuno che sul green pass non viene controllato e che sia positivo sono estremamente basse”.

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