Un’ordinanza in parte revocata e poi modificata, il tutto per porre rimedio parziale alla clamorosa gaffe del sindaco di Malvito, Pietro Amatuzzo, che ieri ha disposto il divieto di ingresso alle persone provenienti da Lombardia e Veneto.
La disposizione di ieri muta, infatti, ma rimane nella sostanza (leggi ordinanza nella foto). Effetto da panico di Coronavirus, che in Italia in queste ore si è mostrato in diversi aspetti ed è emerso chiaro in disparati contesti. Tuttavia, nonostante la comprensibile paura, rimane il fatto che all’ordinanza di modifica emessa dal sindaco di Malvito manchi il numero di protocollo, che di fatto ne invalida la regolare applicazione. In sostanza, resta valida la prima ordinanza. Sicuramente arriverà in queste ore il numero di protocollo registrato, che attuerà le modifiche decise da Amatuzzo, però resta immutata l’intenzione di un gesto che non avrebbe ragione di essere compiuto, soprattutto da un sindaco. (a.m.)
La disposizione di ieri muta, infatti, ma rimane nella sostanza (leggi ordinanza nella foto). Effetto da panico di Coronavirus, che in Italia in queste ore si è mostrato in diversi aspetti ed è emerso chiaro in disparati contesti. Tuttavia, nonostante la comprensibile paura, rimane il fatto che all’ordinanza di modifica emessa dal sindaco di Malvito manchi il numero di protocollo, che di fatto ne invalida la regolare applicazione. In sostanza, resta valida la prima ordinanza. Sicuramente arriverà in queste ore il numero di protocollo registrato, che attuerà le modifiche decise da Amatuzzo, però resta immutata l’intenzione di un gesto che non avrebbe ragione di essere compiuto, soprattutto da un sindaco. (a.m.)