di Danilo Colacino – Solito giro per Catanzaro stamani, il nostro, a vedere come la gente reagisce al prolungarsi della quarantena, che dovrebbe essere un pizzico più sopportabile da lunedì prossimo con le moderate concessioni governative.
Ma, intanto, la città capoluogo, almeno in centro storico, si mostra molto composta.
Uniche file, per giunta ordinate e fatte secondo le prescrizioni di legge, si notano davanti a farmacie e market aperti.
Un po’ meno diligente, invece, l’atteggiamento delle persone in periferia dove, tuttavia, bisogna purtroppo fare di necessità virtù, soprattutto adesso che la vita di quartiere, da sempre caposaldo della vecchia Catanzaro, è completamente venuta meno.
Sarà per questo che da qualche giorno, e oggi in particolare, sporadici mini-assembramenti li abbiamo visti nei pressi di più di un negozio o altro locale.
Una realtà a cui fa da contraltare il desolante vuoto dello slargo dinnanzi al Campo Scuola e del piazzale adiacente, quello del cimitero di via Francesco Paglia, che in genere brulicano di auto e visitatori.
In misura assai maggiore in una giornata di sole, con ben 21 gradi, di metà primavera.
E invece nisba!
Unico scampolo di normalità quei pochi bus privati, le corriere di un tempo, parcheggiati come sempre sulla strada, ma del tutto privi di viaggiatori.
Niente di quanto visto, lo ribadiamo, in questa fine aprile connotata dalla presenza del Coronavirus.
Stessa cosa dicasi per la zona del Tribunale e la discesa di via Mario Greco, che in una normale giornata feriale di un periodo dell’anno come l’attuale sarebbe intasata di mezzi.
Altro che il ‘deserto’ da noi immortalato, manco fosse domenica o un dì di festa all’ora di pranzo.