Ancora lite tra Regioni sulla questione delle riaperture e della Fase 2. Ad andare all’attacco è il governatore del Veneto Luca Zaia dopo che nei giorni scorsi il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva parlato della possibilità di chiudere i confini della Regione.
Anche il Governatore della Calabria, Jole Santelli, si è schierata ieri dalle pagine di repubblica contro la riapertura, annunciando un’ulteriore chiusura oltre il 3 maggio se ci saranno rischi per la salute dei calabresi. “Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali allora fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, è Sud contro Nord” – ha detto stamani il presidente del Veneto, Luca Zaia.
Anche il Governatore della Calabria, Jole Santelli, si è schierata ieri dalle pagine di repubblica contro la riapertura, annunciando un’ulteriore chiusura oltre il 3 maggio se ci saranno rischi per la salute dei calabresi. “Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali allora fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, è Sud contro Nord” – ha detto stamani il presidente del Veneto, Luca Zaia.
“Mettetevi nei panni – ha aggiunto Zaia – di un cittadino che sale in treno. Se si chiudono i confini regionali verranno tutti soppressi, il Frecciarossa sarà fermo, nessun tipo di trasporto verrà autorizzato, che proposta è? Se poi c’è qualcuno che vuole preservare un’area delicata, ad altissima popolosità o con persone a rischio, è comprensibile, ma se dicono che chiudono i confini regionali mi dicano come fare. E io – ha concluso – non ho mai firmato ordinanze per chiudere”.
Intanto è scontro anche tra il governatore della Lombardia Attilio Fontana e quello del Lazio Zingaretti. Una delibera simile a quella della Lombardia sulle rsa “era stata presa dal Lazio. Ma al governatore del Lazio non è stato fatto alcun tipo di contestazione”, ha detto Fontana a Radio Padania tornando sulla vicenda. Secondo Fontana, “si cerca di attaccare l’organizzazione lombarda. C’è un attacco nel confronto mio in quanto rappresentante di una certa parte politica. Si sta facendo quel fuoco incrociato – ha aggiunto – che è sempre stato fatto quando al governo c’era un rappresentante del centrodestra. Qui al governo c’è un rappresentante non del centrodestra, ma in Lombardia c’è un rappresentante del centrodestra”.
E anche il presidente della Toscana va all’attacco: “Decidere quando riaprire le imprese spetta al governo che dice che non è ora. Benissimo. Ma c’è una grande contraddizione con il fatto che con una semplice comunicazione alle prefetture stanno riaprendo centinaia di migliaia di aziende senza protocolli per la sicurezza, che solo in pochi casi sono stati elaborati. Non è corretto dire in un modo e poi lasciare che avvenga in un altro” – ha scritto su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.