Ritorna l’Italia dei colori. Da oggi e fino al 15 gennaio il Bel Paese torna in zona gialla ma scatta la zona arancione in 5 regioni: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. L’Italia entra nella fase del cosiddetto decreto ponte per contenere l’epidemia da Coronavirus. Non ci sarà più una zona unica su tutto il territorio nazionale. Ogni regione avrà un proprio colore, attribuito a seconda del livello di rischio. La zona gialla identifica le aree dove il pericolo è ritenuto moderato; quella arancione dove è sostenuto e quella rossa dove è alto.
La zona gialla rafforzata
La zona gialla rafforzata
Per quanto riguarda la zona gialla, valgono le stesse regole che erano in vigore prima del periodo natalizio, con un’importante eccezione: non si potrà più uscire dalla propria regione di residenza, se non per motivi di lavoro, salute o emergenza.
Cosa si può fare nella zona gialla
Bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18 per consumare all’interno dei locali. Dopo quell’ora sarà concesso solo l’asporto (fino alle 22) o la consegna a domicilio. I negozi saranno aperti nei giorni feriali anche nei centri commerciali secondo i normali orari previsti dai Comuni in cui si trovano, ma saranno costretti ad abbassare le serrande nei festivi e prefestivi. Le palestre e le piscine resteranno chiuse. Come spiegato sopra, non si potrà uscire dalla propria regione di residenza. Resta il coprifuoco sempre dalle 22 alle 5 del giorno seguente.
Cosa si può fare nella zona arancione
Saranno consentiti gli spostamenti nel proprio Comune, senza dover presentare un’autocertificazione. Non ci si potrà spostare in altri Comuni o regioni, se non per motivi di lavoro, salute o emergenze. Quindi sì alle visite a parenti e amici purché entro i confini comunali. Bar e ristoranti aperti solo per asporto o consegna. Negozi al dettaglio aperti, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Chiuse palestre e piscine. Anche in questo caso resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo.
Verso il nuovo Dpcm
Il governo prepara, nel frattempo, il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l’asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. C’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni e la possibilità di riaprire i musei, ma soltanto nelle Regioni gialle.