Coronavirus, traghetti cari per i medici dello Stretto: un biglietto 22 euro

La Caronte & Tourist fa pagare agli operatori sanitari un biglietto di 22 euro andata e ritorno per l’attraversamento dello Stretto di Messina a bordo della propria automobile.

Lo denunciano i presidenti degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri di Messina e Reggio Calabria, rispettivamente Giacomo Caudo e Pasquale Veneziano. “Nell’emergenza COVID19 – scrivono in una lettera inviata al governo regionale e al ministerod ei Trasporti – era stato stipulato un accordo con le società di Navigazione Bluferries e Meridiana Lines per far traghettare gratuitamente il personale sanitario con il proprio mezzo, previo rilascio di un pass da parte del rispettivo Ordine professionale. Successivamente veniva emanato Decreto da parte del Ministero dei Trasporti di concerto con il Ministero della Salute che regolamentava il trasporto marittimo da e per la Sicilia. Il decreto stabiliva che le società di Navigazione Bluferries e MERIDIANA Lines avrebbero effettuato il trasporto delle merci tra Villa San Giovanni/Reggio Calabria e Messina Tremestieri, mentre la società Caronte & Tourist avrebbe effettuato il collegamento passeggeri e veicolare tra Villa San Giovanni e Messina”. “Lo stesso decreto – aaggiunge la lettera – prevedeva quattro corse giornaliere comprese nella fascia oraria tra le ore 6.00 e le ore 21.00. Il tutto senza tenere presente le esigenze dei suddetti operatori che dopo aver passato ore ed ore in ambiente ospedaliero con pazienti COVID19 conclamati, sospetti e non, con rischi annessi e connessi, si trovano anche a dover effettuare una lunga fila per poter attraversare lo Stretto ed a dover scendere dalla propria autovettura per ritirare il biglietto d’imbarco gratuito”. “Improvvisamente – sottolineano i medici – la società di Navigazione Caronte & Tourist, ritenendo che il periodo di emergenza sanitaria legata al COVID19 si fosse prolungato al di là di ogni aspettativa, decideva di sospendere tale accordo, consentendo il passaggio dei Sanitari dietro pagamento di euro 22,00 giornalieri per A/R., fermo restando il transito gratuito per i passeggeri pedonali. E’ certo una proposta discutibile ed inaccettabile far pagare tale somma giornalmente ai professionisti Sanitari che mettono quotidianamente a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. L’importanza del passaggio con la propria auto e del non dover passare dal botteghino è legata alla necessità di evitare al massimo i contatti sia per la propria incolumità che per quella delle altre persone; inoltre, è necessario avere una corsia preferenziale per poter raggiungere in tempi brevi il proprio posto di lavoro. Per quanto riguarda poi il pagamento del pedaggio con l’auto sembra veramente eccessivo il prezzo richiesto ad un pendolare giornaliero a cui , tra l’altro e in questo particolare momento, viene richiesto un così grande sacrificio in più a favore della comunità”.

Lo denunciano i presidenti degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri di Messina e Reggio Calabria, rispettivamente Giacomo Caudo e Pasquale Veneziano. “Nell’emergenza COVID19 – scrivono in una lettera inviata al governo regionale e al ministerod ei Trasporti – era stato stipulato un accordo con le società di Navigazione Bluferries e Meridiana Lines per far traghettare gratuitamente il personale sanitario con il proprio mezzo, previo rilascio di un pass da parte del rispettivo Ordine professionale. Successivamente veniva emanato Decreto da parte del Ministero dei Trasporti di concerto con il Ministero della Salute che regolamentava il trasporto marittimo da e per la Sicilia. Il decreto stabiliva che le società di Navigazione Bluferries e MERIDIANA Lines avrebbero effettuato il trasporto delle merci tra Villa San Giovanni/Reggio Calabria e Messina Tremestieri, mentre la società Caronte & Tourist avrebbe effettuato il collegamento passeggeri e veicolare tra Villa San Giovanni e Messina”. “Lo stesso decreto – aaggiunge la lettera – prevedeva quattro corse giornaliere comprese nella fascia oraria tra le ore 6.00 e le ore 21.00. Il tutto senza tenere presente le esigenze dei suddetti operatori che dopo aver passato ore ed ore in ambiente ospedaliero con pazienti COVID19 conclamati, sospetti e non, con rischi annessi e connessi, si trovano anche a dover effettuare una lunga fila per poter attraversare lo Stretto ed a dover scendere dalla propria autovettura per ritirare il biglietto d’imbarco gratuito”. “Improvvisamente – sottolineano i medici – la società di Navigazione Caronte & Tourist, ritenendo che il periodo di emergenza sanitaria legata al COVID19 si fosse prolungato al di là di ogni aspettativa, decideva di sospendere tale accordo, consentendo il passaggio dei Sanitari dietro pagamento di euro 22,00 giornalieri per A/R., fermo restando il transito gratuito per i passeggeri pedonali. E’ certo una proposta discutibile ed inaccettabile far pagare tale somma giornalmente ai professionisti Sanitari che mettono quotidianamente a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. L’importanza del passaggio con la propria auto e del non dover passare dal botteghino è legata alla necessità di evitare al massimo i contatti sia per la propria incolumità che per quella delle altre persone; inoltre, è necessario avere una corsia preferenziale per poter raggiungere in tempi brevi il proprio posto di lavoro. Per quanto riguarda poi il pagamento del pedaggio con l’auto sembra veramente eccessivo il prezzo richiesto ad un pendolare giornaliero a cui , tra l’altro e in questo particolare momento, viene richiesto un così grande sacrificio in più a favore della comunità”.

La risposta dell’azienda

l giorno dopo l‘applicazione della nuova tariffa agevolata a/r per i pendolari che debbano attraversare lo Stretto per le questioni di servizio, di necessita’ e di urgenza espressamente previste dalle Ordinanze e dai Decreti in vigore, arriva da Rada San Francesco un primo chiarimento.
“Prendendo atto dei rilievi mossi da quanti non riuscirebbero ad utilizzare il biglietto daily a/r in giornata – si legge in una nota diffusa da C&T – si e’ deciso di prorogare la validita’ del biglietto medesimo fino alle 18 del giorno successivo all’emissione. “Ci pareva assolutamente doveroso – si legge nel comunicato – venire incontro alle esigenze di quanti, ad esempio, impegnati in un turno di lavoro notturno, si sarebbero ritrovati la mattina con il biglietto a/r scaduto poiche’ fatto dall’altra parte dello Stretto la sera precedente”.
Redazione Calabria 7

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