Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus negli Stati Uniti (Usa) ha superato anche quello delle vittime americane della prima guerra mondiale.
L’allarme coronavirus, negli Usa, continua a restare alto: nelle scorse 24 ore si è infatti registrata un’impennata dei contagi e dei morti in Florida, Texas e Arizona, senza contare che sono almeno 20 gli stati americani che hanno fatto registrare un aumento dei contagi dal momento in cui il governo ha allentato le misure di sicurezza del lockdown. La spiegazione? Negli Stati Uniti, al momento, è controversa. Secondo il governatore della Florida i numeri più alti sono figli del maggior numero di tamponi, mentre la voce degli esperti è che semplicemente a riprendere sia stato il tasso di contagio del virus.
L’allarme coronavirus, negli Usa, continua a restare alto: nelle scorse 24 ore si è infatti registrata un’impennata dei contagi e dei morti in Florida, Texas e Arizona, senza contare che sono almeno 20 gli stati americani che hanno fatto registrare un aumento dei contagi dal momento in cui il governo ha allentato le misure di sicurezza del lockdown. La spiegazione? Negli Stati Uniti, al momento, è controversa. Secondo il governatore della Florida i numeri più alti sono figli del maggior numero di tamponi, mentre la voce degli esperti è che semplicemente a riprendere sia stato il tasso di contagio del virus.
I morti aumentano
Nel frattempo, le nuove stime sul conteggio dei morti aumentano. Il bilancio dei decessi provocati dal Covid-19 nei soli Stati Uniti ha ufficialmente superato le vittime della prima guerra mondiale: nelle scorse settimane era stato già ufficiale il dato statistico per cui, a essere superato, fosse stato il numero di vittime tra i soldati statunitensi morti in Vietnam; ora, con 116.963 decessi contro i 116.516 della prima guerra mondiale, il Covid-19 ha fatto registrare un nuovo traguardo che nessuno al mondo avrebbe mai voluto conoscere.
La città di New York potrebbe entrare nella fase 2 della riapertura lunedì. Lo afferma il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, secondo il quale i dati disponibili mostrano come la Grande Mela sta rispettando i parametri per passare alla seconda fase. Nella fase 2 possono riaprire i ristoranti, almeno per pranzi e cene all’aperto. Restano chiuse invece le palestre.
Redazione Calabria 7