Coronavirus, varchi attivi a Gioia Tauro: sindaco chiude confini comunali

coronavirus gioia tauro

Non sono ammessi spostamenti in entrata ed in uscita dal comune di Gioia Tauro, né all’interno dello stesso comune.

I motivi sono diversi da quelli indicati nel decreto del presidente del consiglio che introduce le misure atte a limitare il contagio da coronavirus  ovvero “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. E’ quanto dispone, con una sua ordinanza, il sindaco Aldo Alessio. “Non è consentito quindi – si legge nel testo del provvedimento – raggiungere abitazioni/domicili diversi da quelli presso i quali si ha stabile residenza/domicilio. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di almeno un metro dalle persone”.

I motivi sono diversi da quelli indicati nel decreto del presidente del consiglio che introduce le misure atte a limitare il contagio da coronavirus  ovvero “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. E’ quanto dispone, con una sua ordinanza, il sindaco Aldo Alessio. “Non è consentito quindi – si legge nel testo del provvedimento – raggiungere abitazioni/domicili diversi da quelli presso i quali si ha stabile residenza/domicilio. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di almeno un metro dalle persone”.

Situazioni di necessità, ricorda Alessio, “sono quelle che riguardano l’acquisto di beni essenziali, come ad esempio fare la spesa o recarsi in farmacia ed anche in questi casi si raccomanda di limitare gli spostamenti (una volta ogni tre giorni e un solo componente del nucleo familiare per volta)”. E’ inoltre interdetto il traffico a tutti i mezzi (Tir , autocisterne, rimorchi, semirimorchi) che entrano ed escono da Gioia Tauro “se non per la consegna di beni di prima necessità o deperibili, oltre ai servizi essenziali disciplinati dalle normative vigenti”.  Il carico/scarico merci dovrà comunque avvenire nella fascia oraria compresa tra le 7 w le ore 14.

Disposta anche la chiusura di tutte le attività private “di natura commerciale, all’ingrosso ed al dettaglio, industriale, edile e del settore terziario, artigianale, ivi compreso tabaccai edicole ricevitorie in genere, forni e panetterie, studi professionali, banche, assicurazioni, finanziarie, servizi postali e le attività produttive in generale dalle ore 14 sino alle ore 7 del mattino del giorno successivo, consentendo la possibilità di svolgere il lavoro in una fascia oraria a partire dalle ore 7 e fino alle ore 14 dal lunedì al sabato, fatta salva la possibilità della sola consegna a domicilio di beni di prima necessità, alimentari e di ristoro”. Le farmacie e parafarmacie, potranno restare aperte fino alle ore 20 “al fine di garantire un servizio essenziale al territorio. Non sono tenute alla chiusura le aziende che siano organizzate esclusivamente con la modalità di lavoro agile consentite anche in deroga ai contratti nazionali di lavoro dal DL 18/2020”.

Redazione Calabria 7

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