(A.O.) – Dove non arriva il buonsenso delle persone arriva la legge. Per fortuna.
Nonostante i divieti, le sanzioni, le ordinanze e gli appelli al senso civico di Papa, Primo Ministro e presidente di Regione, c’è ancora chi pensa di poter fare come gli pare.
Nonostante i divieti, le sanzioni, le ordinanze e gli appelli al senso civico di Papa, Primo Ministro e presidente di Regione, c’è ancora chi pensa di poter fare come gli pare.
Nella giornata di oggi a Sellia Marina (Cz) due persone sono state denunciate e deferite all’Autorità Giudiziaria dalla Polizia Locale durante i controlli: uno violava il regime di quarantena vigilata impartita dal Dipartimento di Prevenzione di Catanzaro, allontanandosi dal proprio domicilio; l’altro, avendo fatto rientro da fuori regione, ometteva di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente attraverso la scheda di registrazione al sito emergenzacovid.regione.calabria.it, violando inoltre l’obbligo di osservare la quarantena domiciliare per quattordici giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali.
«Le regole imposte dal Governo richiamano al rispetto di uno dei più supremi valori, sia umani che costituzionali: la salute. Il rispetto delle misure imposte appare, anzitutto, una faccenda etica, coinvolgendo la salvaguardia sia della propria persona che degli altri consociati, in considerazione del bene che potrebbe risultarne compromesso. Ma se la coscienza non basta entra in campo la legge» ha commentato il primo cittadino selliese Francesco Mauro.