Il gip del Tribunale di Salerno Valeria Campanile ha disposto l’archiviazione nei confronti di 20 indagati coinvolti in un filone dell’inchiesta Genesi su un presunto giro di corruzione al Tribunale di Catanzaro che, nel gennaio del 2020, aveva portato all’arresto del presidente della Corte d’Appello Marco Petrini. E’ stata la stessa Procura di Salerno ad avanzare la richiesta di archiviazione che riguarda magistrati, avvocati, imprenditori e professionisti catanzaresi che, a vario titolo, erano accusati di corruzione in atti giudiziari, concussione ed associazione a delinquere. Per il gip di Salerno la notizia di reato è infondata “per insussitenza di tutti i fatti contestati, per carenza di prove e lacunosità degli elementi raccolti a carico degli indagati”.
Archiviata la posizione di venti indagati
Archiviata la posizione di venti indagati
Si sciolgono come neve al sole dunque tutte le accuse formulate nei confronti dei venti indagati. Tra le posizioni archiviate spiccano quelle dei giudici Marco Petrini e Giuseppe Valea, degli avvocati Salvatore Staiano e Gennaro Pierino Mellea, degli imprenditori Francesco Perri e Raul Mellea, dei commercialisti William Brognieri e Claudio Antonio Schiavone. L’indagine trae origine dalle dichiarazioni fornite agli inquirenti dal dirigente dell’Asp di Cosenza Emilio Santoro, dal giudice Marco Petrini e dall’imprenditore catanzarese Antonio Macrina. Scrive il pm Fancesca Fittipaldi nella richiesta di archiviazione: “Appare evidente l’assenza di un qualche valido riscontro alle dichiarazioni rese da chi, di volta in volta, è stato anche reiteratamente interrogato su vicende che neanche la poderosa piattaforma intercettiva e la contestuale corposa attività d’indagine svolta hanno consentito di ricostruire in termini di certezza”. Si chiude con l’archiviazione uno dei diversi capitoli della maxinchiesta Genesi che ha fatto tremare il distretto giudiziario di Catanzaro.