Nessun passo indietro. Marco Petrini conferma tutte le accuse davanti al gip del Tribunale di Salerno Giovanna Pacifico nel corso dell’incidente probatorio, che serve a cristallizzare le prove in un futuro dibattimento. L’ex presidente della Corte di appello di Catanzaro ha confermato di aver ricevuto somme di denaro dagli avvocati Marcello Manna (sindaco di Rende) e Luigi Gullo del foro di Cosenza per “pilotare” due procedimenti giudiziari: uno relativo all’imprenditore Antonio Ioele e l’altro riguardante l’assoluzione del boss Francesco Patitucci, esponente di spicco del clan “Lanzino-Ruà” e ritenuto dagli inquirenti il mandante dell’omicidio di Luca Bruni. Il giudice ha rivelato di aver ricevuto in una circostanza banconote in tagli da 50, 100 e 200 euro, aggiungendo che nel video, dove viene ripreso da una microcamera piazzata dagli investigatori della Guardia di finanza mentre apre una busta, stava controllando il pagamento per l’assoluzione di Patitucci.
L’inchiesta “Genesi” e le accuse ai due avvocati
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Secondo la Dda di Salerno Petrini, in qualità di presidente della Corte di assise e appello chiamata a giudicare in secondo grado l’imputato Francesco Patitucci alla pena di 30 anni di reclusione per omicidio, dapprima avrebbe accettato la promessa del pagamento di somme di denaro a titolo corruttivo dagli avvocati Marcello Manna e Luigi Gullo, difensori dell’imputato e successivamente avrebbe ricevuto dagli stessi legali una somma di denaro in cambio dell’assoluzione di Patitucci nel giudizio di appello.
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