Due anni e otto mesi di reclusione. E’ la condanna inflitta dal gup di Salerno all’avvocato Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Riccardo Olivo) e al giudice Marco Petrini (assistito dall’avvocato Francesco Calderaro), finiti a processo per corruzione in atti giudiziari. Nei confronti di entrambi gli imputati i giudice salernitano ha escluso l’aggravante mafiosa concedendo le attenuanti generiche.
Cade l’aggravante mafiosa
Cade l’aggravante mafiosa
La Procura di Salerno aveva chiesto la condanna a otto anni di reclusione per Marco Petrini, ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, e 6 anni di carcere per Marcello Manna, attuale sindaco di Rende e presidente dell’Anci Calabria. Secondo l’accusa l’avvocato cosentino avrebbe corrotto l’ex magistrato “in modo – scrivono gli inquirenti – da ottenere una sentenza favorevole al suo assistito Francesco Patitucci il quale era stato condannato a 30 anni di carcere (in primo grado) per il delitto di Luca Bruni, poi assolto dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro”. Caduta l’aggravante mafiosa, il gup ha condannato i due imputati, che hanno scelto di essere giudicati con l’abbreviato, a una pena più leggera rispetto a quanto invocato dalla pubblica accusa.