E’ stata arrestata questa mattina Paola Galeone, 58 anni, prefetto di Cosenza, accusata del reato di cui all’art. 319 quater del Codice penale “Induzione indebita a dare o promettere utilità”.
Paola Galeone è stata denunciata, nei giorni scorsi, da un’imprenditrice di Cosenza, Cinzia Falcone, che era stata contattata perché emettesse una fattura fittizia di 1220 euro. La fattura sarebbe servita a giustificare l’utilizzo di alcuni fondi che erano rimasti a disposizione del Prefetto e che poi sarebbero stati spartiti tra il Prefetto stesso e l’imprenditrice. Ma questa si è rivolta alla polizia e l’incontro è stato filmato. Paola Galeone è stata poi fermata, all’uscita del bar dove si è svolto l’incontro, e portata in Procura per chiarimenti. Il prefetto è stato subito posto in aspettativa. Oggi l’arresto ai domiciliari, a Taranto, dove Galeone risiede.
Paola Galeone è stata denunciata, nei giorni scorsi, da un’imprenditrice di Cosenza, Cinzia Falcone, che era stata contattata perché emettesse una fattura fittizia di 1220 euro. La fattura sarebbe servita a giustificare l’utilizzo di alcuni fondi che erano rimasti a disposizione del Prefetto e che poi sarebbero stati spartiti tra il Prefetto stesso e l’imprenditrice. Ma questa si è rivolta alla polizia e l’incontro è stato filmato. Paola Galeone è stata poi fermata, all’uscita del bar dove si è svolto l’incontro, e portata in Procura per chiarimenti. Il prefetto è stato subito posto in aspettativa. Oggi l’arresto ai domiciliari, a Taranto, dove Galeone risiede.
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ha disposto la sospensione dal servizio del prefetto di Cosenza, Paola Galeone. Lo rende noto il Viminale spiegando che il provvedimento è stato preso “ai sensi dell’articolo 91 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3”.
Redazione Calabria 7