L’attuale procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, candidato per dirigere la Procura della Repubblica di Napoli, l’ufficio inquirente più grande d’Italia, senza guida dal maggio 2022 quando Giovanni Melillo ha lasciato gli uffici per traslocare al vertice della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna). La Quinta Commissione del Consiglio superiore della magistratura, competente sull’assegnazione degli incarichi direttivi, ha inaugurato oggi la procedura per nominarne uno nuovo, sentendo in audizione i cinque candidati che hanno presentato domanda. La decisione dovrà essere ufficializzata entro e non oltre la fine di luglio 2023.
Ascoltati i cinque candidati alla guida della Procura di Napoli
Ascoltati i cinque candidati alla guida della Procura di Napoli
Il principale sfidante di Gratteri è Giuseppe “Jimmy” Amato, procuratore a Bologna e prima a Trento, figlio di Nicolò Amato, già a capo del Dap (il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia) dal 1983 al 1993. Più staccati gli altri tre concorrenti, che però sono tutti profili di un certo peso: il procuratore capo di Benevento Aldo Policastro, quello di Potenza Francesco Curcio e Rosa Volpe, procuratrice aggiunta a Napoli e reggente dell’ufficio dall’addio di Melillo. Tutti e cinque i candidati hanno esposto il progetto organizzativo che hanno intenzione di applicare se toccherà a loro ricoprire la carica: poi la Commissione proporrà una rosa di nomi e infine toccherà al plenum (l’organo al completo) fare la scelta definitiva. L’ufficio della Procura di Napoli conta 112 pubblici ministeri in pianta organica e 99 in servizio, competente su un territorio di quasi un milione e mezzo di abitanti.