“Non c’è dubbio che i motivi sono politici: ho inteso partecipare a questa competizione senza animosità, per aprire una dialettica democratica all’interno del partito, per chiudere con questa mancanza di agibilità democratica”. Lo ha detto stamattina, a Cosenza, nel corso di una conferenza stampa, Mario Franchino, a proposito della sua esclusione dalle elezioni per la guida del Pd in Calabria. Ieri il Commissario del PD calabrese, Stefano Graziano, ha parlato invece di semplice applicazione del regolamento (LEGGI QUI). Ma Franchino adduce motivazioni squisitamente politiche.
“Sono tre anni che abbiamo un commissario e da tre anni non discutiamo – ha detto Mario Franchino – c’è stata solo un’assemblea provinciale a Cosenza, anche abbastanza animata, ed è stato l’unico momento di discussione fatto”. Franchino ha parlato di diversi ricorsi presentati, anche per il tesseramento, e non ha risparmiato una stoccata al commissario Graziano. “I tre anni del commissario – ha detto – sono stati anni di fallimento: abbiamo perso due volte alle elezioni regionali, abbiamo perso le provinciali e anche comuni importanti, – ha detto Franchino – siamo un partito in difficoltà, e si spera che con la chiusura di questa fase nefasta si chiuda un ciclo negativo”.
“Sono tre anni che abbiamo un commissario e da tre anni non discutiamo – ha detto Mario Franchino – c’è stata solo un’assemblea provinciale a Cosenza, anche abbastanza animata, ed è stato l’unico momento di discussione fatto”. Franchino ha parlato di diversi ricorsi presentati, anche per il tesseramento, e non ha risparmiato una stoccata al commissario Graziano. “I tre anni del commissario – ha detto – sono stati anni di fallimento: abbiamo perso due volte alle elezioni regionali, abbiamo perso le provinciali e anche comuni importanti, – ha detto Franchino – siamo un partito in difficoltà, e si spera che con la chiusura di questa fase nefasta si chiuda un ciclo negativo”.