di Antonio Battaglia – “This time tomorrow, where will we be?” cantavano i Kinks, storico gruppo rock inglese, nel 1970. La stessa struggente domanda che dovrebbero porsi i tifosi del Cosenza, ormai consapevoli della bruttissima piega che potrebbe prendere l’attuale stagione.
Lo spettro della Serie C, in effetti, è tutt’altro che utopia. Almeno è questa la sensazione che si percepisce a guardare con attenzione le partite dei Lupi, puniti quasi sempre da una inspiegabile leziosità. Il secondo tempo di Ascoli è la chiara dimostrazione di un nervosismo ormai dominante a Via degli Stadi.
Lo spettro della Serie C, in effetti, è tutt’altro che utopia. Almeno è questa la sensazione che si percepisce a guardare con attenzione le partite dei Lupi, puniti quasi sempre da una inspiegabile leziosità. Il secondo tempo di Ascoli è la chiara dimostrazione di un nervosismo ormai dominante a Via degli Stadi.
Motivi? Ce ne sarebbero tanti, ma ci limitiamo ad elencare quelli principali. La gestione pressappochistica del calciomercato sembra essere stato il motivo di rottura tra Piero Braglia e la dirigenza rossoblu, ormai arrivati ai ferri corti. La tensione si è inoltre trasferita sul campo, dove molti giocatori hanno evidentemente perso quegli stimoli che permettevano di mascherare limiti tecnici.
Risultato? 12 punti in 13 giornate. A tal proposito, ci leviamo un sassolino dalla scarpa: l’anno scorso, di questi tempi, il Cosenza bissava il successo di Crotone con un frizzante 2-1 contro il Padova. A quasi 365 giorni di distanza, la situazione è profondamente diversa e, diciamocela tutta, non sembrano esserci i presupposti per una veloce risalita.
Se la matematica non è un’opinione (alzi la mano chi si sente toccato), il Cosenza è atteso da una definitiva prova del nove contro lo Spezia: l’appuntamento è fissato alle ore 21 di domani, sul terreno del “San Vito-Gigi Marulla”. Vincere significherebbe raggiungere proprio i liguri a quota 15 punti e proiettarsi verso zone più nobili della classifica. In caso contrario, il tecnico Braglia verrà esonerato e l’ambiente silano cadrà nella disperazione più pura.
Prima dell’avvento del nuovo anno, il calendario metterà di fronte, in ordine, Perugia, Pordenone, Pisa, Empoli e Juve Stabia. Ecco, si capisce bene che una eventuale battuta d’arresto contro il modesto Spezia complicherebbe e non poco i sogni di gloria rossoblu.
Capitolo formazione. Braglia dovrà fare i conti con le assenze per infortunio di Legittimo, Lazaar, Kone e Schiavi, senza dimenticare quella di Idda squalificato. Davanti a Perina ci sarà la coppia centrale Capela–Monaco con D’Orazio e Bittante ai lati. A centrocampo è ballottaggio tra Sciaudone e Broh, con Kanouté e Bruccini sicuri del posto. In attacco, infine, spazio a Rivière con Carretta e Pierini ai suoi lati.
Redazione Calabria 7