Cosenza, due alberi cementati e ‘condannati a morte’

(ndl)  Sono stati cementati ieri,  20 agosto, le basi di due alberi che si ergono su uno dei marciapiedi ai lati della chiesa di Santa Teresa, a Cosenza.

Un’azione incomprensibile che avrà come diretta conseguenza la morte dei due alberi.

Un’azione incomprensibile che avrà come diretta conseguenza la morte dei due alberi.

E’ quanto denuncia il Comitato Santa Teresa-Piazza Cappello-Via Roma.

La zona è da anni sotto attacco, ricordiamo la distruzione delle magnolie, negli anni scorsi, per il rifacimento della piazza e il taglio e le capitozzature di tanti alberi nel quartiere, alberi mai più sostituiti. Un danno ambientale che abbiamo sempre denunciato, mai, però, siamo stati ascoltati, così come da anni portiamo avanti la nostra battaglia per il diritto alla quiete pubblica, persa dopo che sulla piazza sono sorti una dozzina di locali notturni.

Nessuno ha mai accolto le nostre lamentele e la nostra richiesta per ristabilire l’ordine e la quiete, anzi da anni siamo stati lasciati soli dinanzi alla movida selvaggia e al degrado ambientale che regna sovrano nel quartiere in questione.

L’amministrazione comunale è stata sempre distante e sorda alle nostre richieste, tanto che la zona è terra di nessuno, ognuno fa quello che gli pare, le regole non vengono rispettate e i residenti sono stufi di vivere situazioni al limite della sopportazione. Ora dobbiamo anche sopportare che qualcuno, mentre la città è ancora semivuota, si prende la libertà di buttare del cemento nelle aiuole degli alberi per farli morire. A chi danno fastidio i due alberi?

Ricordiamo che nella zona sono state posizionate molte telecamere, non sarebbe difficile dunque vedere chi si è permesso di compiere un’azione aberrante su un bene pubblico. Poco distante, qualche tempo fa, sul marciapiede occupato solo dai locali, due aiuole prive di alberi sono state completamente chiuse con una lastra di metallo, per evitare che qualcuno potesse piantarne di nuovi, come se gli alberi fossero un pericolo mortale per l’umanità.

Siamo indignati per quanto accaduto – dice il Comitato – e chiediamo che venga immediatamente rimosso il cemento dalle aiuole, che si vigili di più sul verde urbano e che si individui l’autore dell’esecrabile gesto.

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