Giovane preso a pugni a scuola nel Cosentino, padre dell’aggressore denuncia il figlio

Dopo la confessione del figlio, ha scritto anche una lettera aperta: "Alla madre ed al padre della giovane vittima giunga il senso più profondo del nostro dolore"

Si è recato dai Carabinieri, insieme ai suoi avvocati Ornella Nucci e Francesco Cribari, per denunciare il figlio il padre del ragazzo che avrebbe aggredito un 14enne all’uscita da scuola a Castrolibero, centro alle porte di Cosenza. L’episodio è di qualche giorno fa.

Lettera aperta

Lettera aperta

L’uomo, dopo la confessione del figlio, ha scritto una lettera aperta. “Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l’autore dell’aggressione al giovane di Castrolibero”, ha scritto l’uomo. “E, da quello stesso istante, il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell’Ordine. Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita. E’ grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi – scrive ancora l’uomo – e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo”. Il genitore continua scrivendo: “Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto tutta la vita, e il nostro essere famiglia, guidati dai valori dell’accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità: valori lontani anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne”.

“Alla madre ed al padre della giovane vittima giunga il senso più profondo del nostro dolore per l’accaduto, – conclude la missiva – che è solo l’altra faccia di una stessa medaglia”. Il giovane aggredito, per motivi ancora da chiarire, ha passato diversi giorni in ospedale, con il volto tumefatto.

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