Ballottaggio a Cosenza. Il candidato a sindaco del centrodestra Francesco Caruso sta dedicando l’ultimo scorcio della sua campagna elettorale agli incontri tra la gente, nei quartieri. Per niente interessato a polemiche basate sugli apparentamenti politici del competitor, che reputa “meri accordi di interesse per la gestione del potere e senza una visione progettuale per il bene comune”. Il refrain che accorpa i suoi punti programmatici riguarda il fatto che la città non può permettersi di tornare a un passato buio. “La mia Cosenza – afferma il vicesindaco uscente Francesco Caruso -merita di essere considerata per quello che è: una città europea, moderna, dinamica che ha saputo conquistare prestigiosi riconoscimenti nazionali e numerosi apprezzamenti da parte di visitatori e istituzioni che riconoscono una visione innovativa ed europea. Non la città perfetta, ovvio. Le città perfette non esistono. Ma ci sono città che crescono e città che regrediscono. Cosenza in questi anni è cresciuta e abbiamo il dovere di proteggerla come il più prezioso dei patrimoni. Tutti, nessuno escluso”. Caruso, in sintesi, insiste sulla città che Cosenza è diventata e che può ancora diventare: “un patrimonio da difendere e da non lasciare in mano ai distruttori”.