(NDL) – Il segretario regionale del Sindacato Unito Lavoratori sanità calabrese Aldo Libri ha reso noto i particolari dell’aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza.
“Il fatto si è verificato mercoledì intorno alla mezzanotte – riferisce a Calabria7 – quando alcuni parenti di un paziente si sono rivolti in modo minaccioso ed aggressivo a due OSS, un uomo ed una donna.
“Il fatto si è verificato mercoledì intorno alla mezzanotte – riferisce a Calabria7 – quando alcuni parenti di un paziente si sono rivolti in modo minaccioso ed aggressivo a due OSS, un uomo ed una donna.
Per fortuna la cosa non è degenerata ma anche questa volta il rischio per gli operatori sanitari è stato molto alto.
Il sindacalista reggino stigmatizza le condizioni in cui versa il Pronto Soccorso del principale ospedale cosentino.
Oltre alla carenza endemica di personale, ridotto della metà, a Cosenza c’è un perenne bivacco di parenti in stretta promiscuità con la zona dei pazienti.
Occorre subito separare la zona triage dalla zona visita; realizzare ambienti chiusi nei quali possano entrare esclusivamente gli addetti ai lavori ed i pazienti, installando porte ad apertura interna con il maniglione antipanico o per mezzo delle chiavi o di badge in possesso del personale.
Senza tralasciare un sistema di vigilanza idoneo. Tutte condizioni che il SUL ha formalmente richiesto alla Dirigenza dell’Annunziata senza riceverne ancora risposta.