Cosenza, voglia di ripartire: Occhiuto scrive al Governatore Santelli

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“Ci vorrà tempo per ritornare alla normalità. Intanto però bisogna riaprire, un po’ alla volta, per evitare che il tessuto produttivo delle città venga definitivamente degradato”.

“Ci vorrà tempo per ritornare alla normalità. Intanto però bisogna riaprire, un po’ alla volta, per evitare che il tessuto produttivo delle città venga definitivamente degradato”.

Sono le parole pubblicate su Facebook dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Una lettera al Governatore Santelli per proporre la fase 2, ecco le linee guida tracciate dal Primo Cittadino:
“Ho scritto una lettera, insieme all’assessore Pastore, indirizzata alla presidente Santelli, con alcune proposte per sostenere chi riapre: contributi, incentivi, e poi attività di sanificazione giornaliera e test veloci a carico della Regione.
Non ci potrà essere una ripresa delle attività commerciali se non si adotteranno misure in grado di sostenere gli operatori del settore, già messi a dura prova dai mancati ricavi causati dall’emergenza, per porli nella condizione di poter riaprire i loro esercizi nel rispetto delle disposizioni di sicurezza.
Servirà sostenerle con una serie di interventi imprescindibili della cui attuazione chiediamo si facciano carico in parte lo Stato e in parte la Regione:
1) erogazione, da parte dello Stato e della Regione, di contributi a fondo perduto, da liquidare subito, prima della riapertura, come contributi iniziali relazionati ai giorni di chiusura, al numero dei dipendenti e al fatturato, per dare ossigeno agli operatori commerciali ed anche a tutti i titolari di partita IVA, a causa dei mancati ricavi originati dai mesi di fermo;
2) moratoria fiscale, concessa dallo Stato, di 6 mesi e definizione agevolata dei carichi fiscali presenti alla riapertura;
3) accesso al credito agevolato e semplificato con garanzia totale dello Stato senza valutazione bancaria del rating, per far ripartire le imprese;
4) fornitura continua di mascherine e dispositivi di protezione a cura della Protezione civile per il tramite della Regione;
5) introdurre la possibilità di sottoporre, a cura della Regione, a tamponi settimanali veloci gli operatori e i gestori dei locali aperti al pubblico, in modo da renderli sicuri per incentivare i clienti a tornare a frequentarli, pur nel rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale;
6) sostenere, da parte della Regione, le spese per le attrezzature necessarie alla sanificazione degli ambienti, come quelli elettromedicali finalizzati;
7) assicurare, sempre da parte della Regione, sostegno logistico.
Alla Presidente della Giunta regionale Jole Santelli -che ha saputo affrontare l’emergenza sanitaria con coraggio, autorevolezza e determinazione- chiediamo ora di varare un Piano di previsione degli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale, almeno per i prossimi sei mesi, perché, quando i cittadini torneranno ad uscire tutti i giorni, necessiteranno molti dispositivi per i mesi a venire.
Le città devono riprendere presto il loro carattere di socialità (anche se ridotta e graduale), altrimenti sarà sempre più difficile la ripresa.
Le regioni che riusciranno ad avere gli approvvigionamenti potranno meglio delle altre fronteggiare la crisi. E sarà questo un aspetto sul quale si gioca la nostra competitività e la capacità di dare il giusto supporto agli operatori del territorio.
La nuova fase che sarà avviata dopo l’ultima data indicata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ci metterà di fronte ad una realtà nella quale, fino a quando non sarà predisposto un vaccino in grado di debellare la pandemia, sarà necessario assicurare ai titolari di attività commerciali forme di sostegno che, oltre a risarcirli, in qualche modo, dei mancati introiti di questo periodo di fermo, dovrà metterli nella condizione di esercitare la loro attività in sicurezza per riattrarre la clientela e garantirla sul piano della sanificazione degli ambienti e della affidabilità del personale utilizzato.
Chiediamo che questi test rapidi settimanali per i dipendenti e per i gestori dei locali aperti al pubblico vengano forniti dalla Regione Calabria. E’ importante dare agli utenti e ai clienti dei locali pubblici la convinzione che andare in un locale è sicuro.
Avvieremo a breve con l’assessore Francesca Loredana Pastore una interlocuzione con i commercianti e le associazioni di categoria per illustrare le proposte sottoposte nel frattempo all’attenzione della Presidente della giunta regionale Jole Santelli.
In altri termini nella nuova fase di transizione, in attesa che il virus venga debellato, dovrà essere garantita e sostenuta la riapertura al pubblico delle attività commerciali di ogni tipo (ristoranti, bar, food in genere, abbigliamento, piccoli artigiani, estetiste, parrucchieri, servizi privati aperti al pubblico, ecc), assicurando il distanziamento sociale ancora necessario, rendendolo però compatibile con l’esercizio delle attività” – ha concluso Occhiuto.

Redazione Calabria 7

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