Cronica assenza di infrastrutture
La colpa è della cronica assenza di infrastrutture ma anche di alcune aree impervie della Regione difficili da raggiungere. Aspetto quest’ultimo che causa elevati consumi di benzina e una costante pressione sui mezzi con cui la merce viene trasportata: “Abbiamo pensato – aggiunge Sirianni – che la logica giusta fosse quella di investire ulteriormente. E così abbiamo deciso di rinnovare costantemente il nostro asset, i nostri camion tanto per intenderci, e di sottoporli con altrettanta sollecitudine a revisioni ben scadenzate di carattere meccanico. In questo modo, considerando che le tariffe sono standard e non possono ovviamente essere riviste per non perdere competitività, siamo riusciti a contenere le spese e quindi a colmare il gap che ci divide da altre realtà che operano nel nostro stesso settore. Farlo non è stato semplice, ma alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati”. Gli investimenti, che si aggirano intorno al milione e mezzo di euro l’anno, hanno dunque permesso all’azienda di crescere e di acquisire nuove fette di mercato: “La Grande distribuzione è in continua crescita – spiega Sirianni – ma soprattutto è in costante aggiornamento e necessita di altrettanti interventi che puntino innanzitutto sull’innovazione e su quella che viene definita logistica integrata. Dalla gestione degli ordini a quella del magazzino, passando alla conservazione documentale, sono diversi gli elementi da considerare. La logistica integrata è dunque una vera e propria rivoluzione metodologica: è il modo migliore per gestire il flusso di materiali dal fornitore al consumatore finale, garantendo due aspetti essenziali: qualità del prezzo e del servizio. Adeguarsi ai tempi insomma rende il nostro lavoro sempre più attuale e competitivo. Una strada obbligatoria da percorrere”.
I vantaggi della logistica integrata
La logistica integrata è il futuro con dei vantaggi evidenti: “Non ci si deve preoccupare di avere grandi magazzini per lo stoccaggio della merce, con conseguente abbattimento dei relativi costi di gestione. Ma non solo: “Il servizio è modulabile e creato su misura, tenendo conto dei parametri richiesti da ciascun cliente. Altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di monitorare ogni dato ed avere traccia precisamente dell’intero ecosistema in tempo reale. In questo modo, l’azienda potrà ottimizzare la produzione e la distribuzione, prevenire imprevisti nel corso della filiera e migliorare le performance. Elementi tutti fondamentali. Come è fondamentale un altro aspetto da non sottovalutare: la gestione del capitale umano. Il mestiere di autotrasportatore è un mestiere delicato sul quale ovviamente si basa la nostra attività e il nostro prestigio”. E anche su questo fronte, si registra un’interessante crescita. “Nonostante la pandemia e ora la guerra in Ucraina con tutte le conseguenze in termini di rincari – conclude Sirianni- siamo riusciti, negli ultimi due anni, ad aumentare di 25 unità il nostro organico. Anche in questo caso, vogliamo, in qualche modo, ribaltare il solito cliché di un Sud dove è impossibile trovare lavoro. I nostri dipendenti sono per noi un patrimonio inestimabile. Anche perché, trovare autotrasportatori in gamba è diventato sempre più difficile. Il mio sogno è diventare un punto di riferimento sul territorio per dare l’immagine di una Regione e, più in generale, di una parte del Paese che si impegna e offre servizi di alta qualità. Un hub della logistica che sia un modello di crescita e un esempio per tutti”. (Il Messaggero)
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