Da qualche tempo autorevoli scienziati prevedono che la pandemia da Covid sarà destinata ad endemizzarsi, tendendo a presentarsi con una certa regolarità anno dopo anno. “L’obiettivo è di arrivare ad una convivenza con il Coronavirus in Italia, “ma che non produca più decessi e ricoveri nei nostri ospedali e in terapia intensiva. Mi pare chiaro che non si possa parlare di immunità di gregge ma di convivenza. Per arrivarci, però, c’è bisogno di incrementare la platea dei vaccinati. Oggi in Italia le attività sono aperte, tranne le discoteche, con fatica e gradualità abbiamo costruito un percorso di ritorno alla normalità”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite su Radio Capital, rispondendo alla domanda se anche per l’Italia si aprirà un percorso simile a quello annunciato dal premier spagnolo Pedro Sanchez che ha parlato di un piano per gestire la pandemia come un’influenza.
Da qualche tempo autorevoli scienziati prevedono che la pandemia da Covid sarà destinata ad endemizzarsi, tendendo a presentarsi con una certa regolarità anno dopo anno. “L’obiettivo è di arrivare ad una convivenza con il Coronavirus in Italia, “ma che non produca più decessi e ricoveri nei nostri ospedali e in terapia intensiva. Mi pare chiaro che non si possa parlare di immunità di gregge ma di convivenza. Per arrivarci, però, c’è bisogno di incrementare la platea dei vaccinati. Oggi in Italia le attività sono aperte, tranne le discoteche, con fatica e gradualità abbiamo costruito un percorso di ritorno alla normalità”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite su Radio Capital, rispondendo alla domanda se anche per l’Italia si aprirà un percorso simile a quello annunciato dal premier spagnolo Pedro Sanchez che ha parlato di un piano per gestire la pandemia come un’influenza.
“Da pandemia a malattia”
Di fronte a uno scenario del genere stanno prevalendo in Europa posizioni favorevoli alla convivenza tra il virus e gli uomini, anche a costo di contare centinaia di migliaia di contagi al giorno e decine di migliaia di nuovi morti ogni anno. La Spagna, tra le prime a manifestare tale volontà, tratterebbe il Covid come una “normale influenza”, rinunciando a tracciare e confinare chiunque risulti positivo al test ma monitorando la situazione controllando alcune zone a campione. Lo ha annunciato lo stesso premier annunciando di voler proporre la questione a livello europeo. Dato lo scarto che ormai si sta scavando tra numero di contagi e numero di morti per Covid, secondo Sanchez ci sono le condizioni per passare da un quadro di “pandemia” a uno di “malattia endemica” come, appunto, l’influenza stagionale.
“Proteggere i vulnerabili”
La Società di Medicina di Famiglia e di Comunità ha pubblicato lo scorso fine settimana un lungo editoriale intitolato “Verso la fine dell’eccezionalità”, in cui si sostiene il bisogno di un ritorno alla “vecchia normalità” smettendo di contare ogni singolo caso di Covid. E, decondo i medici del Semfyc, il momento di imprimere una svolta è proprio quello attuale. “I governi – scrivono – dovrebbero concentrare i loro sforzi sulla protezione delle persone più vulnerabili piuttosto che cercare di frenare, probabilmente con scarso successo, la circolazione del virus a livello di popolazione”
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