“Ancora stento a credere che, anche, Nuccio Tolomeo non è più tra di noi. Se n’è andato lasciando familiari, amici e conoscenti affranti dal dolore”.
Lo scrive in una nota, Sergio Costanzo, Consigliere comunale Fare per Catanzaro.
Lo scrive in una nota, Sergio Costanzo, Consigliere comunale Fare per Catanzaro.
“Ma tutta la città si è stretta attorno a quella bara per testimoniare l’affetto e la stima che ogni catanzarese riservava a quel giovane cresciuto nella polvere di quel campo “da Sala” ad aiutare il padre custode, e rubando quei momenti di intervallo delle partite per sfogare tutta la sua passione per quella palla di cuoio allacciata su un bordo. Correva dietro quella sfera, si metteva in porta a sfidare i più grandi nei calci da fermo. Un campo che lo ha visto crescere da uomo e da giocatore e in seguito da “maestro delle nuove leve”. Chi non lo ha conosciuto nel campo dilettantistico del calcio. Quel suo carattere all’apparenza burbero ma che poi si scioglieva in un’amicizia profonda. Era oramai una vera icona del calcio dilettantistico e l’omaggio che tanti suoi amici e calciatori che lo hanno conosciuto da il senso del vuoto che Nuccio ci ha lasciato.
Prima calciatore, dicevo e, poi allenatore, trasmettendo quella sua passione per il calcio che poi aveva saputo insegnare ai tanti ragazzini che ha plasmato nel corso degli anni della sua attività e che lo ricordano con affetto. La città tutta ha dimostrato riconoscenza e affetto a quest’uomo che ancora poteva dare tanto alla nostra comunità svolgendo una funzione importante nella formazione e nello svago dei nostri giovani. Ma Nuccio ha messo in campo tutta la sua professionalità anche come arbitro di calcio e come segretario del Galluppi facendosi amare da tanti giovani allievi. Anche in queste vesti ha dato il meglio di se, e per questo dobbiamo fare in modo che in suo nome e la sua funzione sociale che ha saputo ritagliare rimangono tasselli indelebili, propongo la struttura della “Coverciano” di Catanzaro Sala, dove Nuccio è cresciuto, venga intitolata alla sua memoria. E’ un nostro dovere e certamente il modo per esprimere tangibilmente la nostra riconoscenza”.
Redazione Calabria 7